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L'amore secondo De Botton: perché non bisogna cercare la perfezione

Cercare l'anima gemella significa essere destinate a non trovare mai l'amore della nostra vita. Ecco perché bisogna smettere di cercare la perfezione.

Cercare l'anima gemella significa essere destinate a non trovare mai l'amore della nostra vita. Ecco perché bisogna smettere di cercare la perfezione.

Quando è stata l'ultima volta che avete scartato un uomo per i suoi gusti musicali, perchè ama la montagna e la bici e voi invece siete tutte mare e divano? Quante volte avete detto alla vostra migliore amica in tono da Drama Queen "No, io con uno che mette le scarpe a punta no ,no... NO!" o "Scherzi vero? Quello mastica veloce!"

State scuotendo la testa, ma lo avete fatto. Più volte.

Un video pubblicato su Internazionale per la rurica "Parlare d'amore" rende molto chiara l'idea. Quando pensiamo all'amore, nelle altre persone cerchiamo sempre la perfezione, il pezzo mancante di ognuno di noi, qualcosa che riesca a riempire quel particolare vuoto determinato dall'assenza di un compagno o di una compagna.

Siamo convinti che, da qualche parte, esista la persona perfetta per noi e che, prima o poi, riusciremo a scovarla anche se nascosta tra milioni di persone.

Eppure, stando a quanto dice lo scrittore svizzero Alain De Botton, dalle cui teorie è stato tratto e ideato il sopracitato video, cercare la perfezione in una persone significa, semplicemente, rifiutare l'amore e, paradossalmente, essere destinate a non trovarlo mai.

E allora, siete pronte a organizzare il funerale della perfezione?

Mettetevi un tubino nero, che sta bene a tutte, e srotolate la veletta di pizzo giù dal cappello: il funerale della perfezione è un atto dovuto al nostro amor proprio.

Certo vi è concesso fantasticare sul fatto che Chris Evans e Jude Law siano oltre che belli belli in modo assurdo anche educatissimi, sensibilissimi e che amino tutte le cose che amate voi: il decoupage, lo yoga, i film d'amore.

Poi però puntate la sveglia e guardate il tanto temuto Paese Reale, e non nel senso di William, Harry e Andrea Casiraghi!

Accettate l'invito a prendere un caffè con il vostro collega che ha un bel sorriso ma è disordinatissimo, rispondete agli sguardi di quello con gli occhi buoni ma che a volte vi parla solo di sistemi informatici, di cui voi non capite nulla: non significa una resa in amore, ma solo scendere veramente in campo per giocare da titolare.

Questo non significa che dobbiate accoppiarvi con uomini con il marsupio o i sandali con le calze, significa però che se uno vi piace va bene così com'è. Diverso da voi in molti aspetti ma simile a voi su altrettante cose.

Forse è tempo di dare ascolto alle parole di Alain de Botton, così magistralmente interpretate da Internazionale. Guardate il video e finalmente capirete perché la perfezione non esiste.

Mettetevi davanti allo specchio e passate in rassegna tutti i No che avete detto e tutte le persone a cui non avete dato nessuna possibilità. Forse è arrivato il momento di richiamarle!

Foto © Internazionale

Tipsby Dea

L'arte come terapia: the school of life

Per altri di questi preziosi consigli, si consiglia la lettura di "L'arte come terapia. The school of life" l'ultimo libro pubblicato in Italia di Alain The Botton.