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Come leggere correttamente le etichette dei cosmetici (seconda parte)

Alcune sostanze presenti nei cosmetici possono causare danni alla cute. Ecco come riconoscere gli ingredienti dalle etichette

Alcune sostanze presenti nei cosmetici possono causare danni alla cute. Ecco come riconoscere gli ingredienti dalle etichette

Alcune sostanze utilizzate nei cosmetici possono causare qualche problema. E’ importante fare attenzione alle etichette e sapere leggere la lista degli ingredienti.

La lista che per legge, su ogni confezione, deve indicare gli ingredienti in ordine decrescente per quantità (come abbiamo descritto nella prima parte), si chiama INCI (International nomenclature of cosmetic ingredients).

Ecco come riconoscere alcune sostanze:

  • Parabeni. Sono dei conservanti presenti nella maggior parte dei cosmetici. L’INCI li indica come “paraben”; se utilizzati in dosi elevate possono interferire con i recettori ormonali per gli estrogeni e facilitare la proliferazione di cellule tumorali
  • Sali di alluminio. Sono utilizzati nei deodoranti perché limitano la traspirazione ed eliminano gli odori
  • SLS e SLES. Sodium Lauryl Sulphate e Sodium Laureth Sulphate. Sono tensioattivi, si trovano in bagnoschiuma e shampoo (più ce n’è più fanno schiuma).

Possono seccare pelle e capelli, quindi meglio preferire prodotti con formule delicate

  • Siliconi. I loro nomi finoscono con “one” o “ticone”. Si trovano nei balsami e sieri per capelli, fondotinta e creme. Sono polimeri emollienti e setificanti. Sono anche sostanze che impediscono alla pelle di respirare e inoltre, sono altamente inquinanti perché poco biodegradabili.
  • Paraffina, oli minerali, petrolatum. Derivano dal petrolio e producono un film impermeabile sulle pelle che diventa così più liscia. Come i siliconi, la pelle non traspira e può comparire l’acne. Le impurità che restano dopo il processo di raffinazione favorirebbero invecchiamento e tumori. Sono usati anche negli oli per bambini, meglio fare attenzione.

Passiamo alle etichette dei prodotti solari

  • E’ indispensabile che le informazioni riguardo al tipo di protezione dai raggi sia UVA che UVB, siano riportate in maniera uniforme e che nell’etichettatura sia riportata una delle 4 categorie (bassa, media, alta, molto alta)
  • Le creme resistenti all’acqua garantiscono una protezione nell’acqua soltanto per venti minuti.
  • Anche la scadenza è importante. Un solare generalmente dura circa un anno. Meglio non utilizzare un solare dell’anno precedente, è probabile che possa essere alterato dopo l’apertura e l’esposizione ai raggi solari, al contatto con la polvere della sabbia.
  •  In commercio è possibile trovare molti prodotti cosmetici per bambini (make up giocattolo).  Secondo molti specialisti, spesso sono di qualità mediocre e sono costituiti da sostanze che potrebbero sensibilizzare la più delicata pelle alle allergie
  • La presenza di sostanze irritanti e allergenizzanti, potrebbe causare problemi seri alla cute che, si sa, quella dei bambini è la più delicata
  • I coloranti, conservanti e i profumi sono prodotti di sintesi di natura chimica e possono causare dermatiti o l’insorgere di allergie (anche da adulti)
  • I cosmetici-giocattolo contengono ingredienti a volte non differenti da quelli usati per gli adulti; proprio per questo bisogna fare attenzione perché la pelle di un bambino è più sensibile
  • Per bambini con pelle sensibile o con dermatite atopica, è vietato l’uso di qualunque cosmetico
  • Per  tutti gli altri, se l’applicazione di un ombretto o un gloss provoca prurito, qualcosa non va. Bisogna prestare molta attenzione. Meglio usare i cosmetici giocattolo una tantum (carnevale, una festa, ecc).

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