Giardinaggio
Giardinaggio

Come scegliere le varie soluzioni di verde verticale

Impara a riconoscere le varie soluzioni di verde verticale per ricreare angoli di giardino alternativo.

Impara a riconoscere le varie soluzioni di verde verticale per ricreare angoli di giardino alternativo.

Ti piacerebbe avere un giardino ma non hai spazio a disposizione? L’alternativa è creare un angolo verde sfruttando la dimensione verticale costruendo cioè un muro vegetale o un altro tipo di verde verticale.

Con il termine di verde verticale si intende quel complesso di tecniche e soluzioni costruttive volte alla formazione di muri o facciate di edifici ricoperti da vegetazione.

Si tratta di un fenomeno internazionale in costante sviluppo che ha catturato l’attenzione di garden designers e progettisti dei giardini già a partire dagli anni Novanta.
Prima di decidere quale soluzione può essere più congeniale alle tue esigenze è bene avere le idee chiare sulle varie soluzioni di verde verticale: in particolare esiste una distinzione netta tra verde parietale, muro vegetale e giardino verticale.

Si parla di verde parietale quando delle facciate di edifici o altre tipologie di costruzione sono ricoperte da vegetazione rampicante proveniente da piante messe a dimora alla base dell’edificio stesso oppure da un vegetazione cascante proveniente da piante poste alla sommità dell’edificio.
Il verde parietale nelle situazioni più complesse prevede la presenza di strutture di sostegno come griglie, telai e pergolati che supportano e accompagnano la crescita di rampicanti e piante sarmentose.

Per muro vegetale si intendendono invece tutte quelle soluzioni che prevedono l’uso di strutture verticali rivestite di vegetazione tappezzante e dotate di impianto di irrigazione automatico integrato.

Con il termine giardino verticale invece si è soliti indicare qualcosa di molto più complesso e strutturato sia dal puto di vista vegetativo che da quello tecnico-costruttivo: si hanno cioè diverse specie botaniche, per lo più arbustive ed erbacee, coltivate su un piano verticale e il cui sviluppo è determinato dalla tecnica idroponica.

In pratica la terra viene sostituita con un substrato di argilla espansa o un materiale tessile o della perlite, irrigato con una soluzione nutritiva di acqua e sali minerali, su cui le piante possono mettere radici e crescere.

Una delle soluzioni tecniche più usate è quella dei giardini verticali a contenitori integrati: le piante mettono radici e crescono in vasi o contenitori inseriti in strutture costruite sulla facciata dell’edificio. Esistono poi altre tipologie come quelle combinate che richiedono l’uso di cavi, sostegni e impalcature abbinati a vasche e fioriere.
Qualunque sia il tipo di giardino verticale che si decide di installare è bene tenere a mente che sono necessarie cure specifiche e un monitoraggio costante degli impianti pena il deperimento totale della vegetazione.

Foto © tsach - Fotolia.com

Tipsby Dea

Guasti fatali

Un eventuale guasto all’impianto di distribuzione della soluzione acquosa, se non vien subito riparato, porta a danni irreparabili fino alla morte totale del giardino verticale.