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Come affilare la lama di un utensile

Moltissimi degli utensili che utilizziamo necessitano di un’affilatura periodica: scopri come affilare coltelli, forbici, cesoie, accette e roncole.

Moltissimi degli utensili che utilizziamo necessitano di un’affilatura periodica: scopri come affilare coltelli, forbici, cesoie, accette e roncole.

Moltissimi degli utensili che utilizziamo quotidianamente necessitano di un’affilatura periodica per essere sempre efficienti: coltelli, forbici, cesoie, accette e roncole non sarebbero più utili se fossero smussati o con la lama danneggiata.

Quanto più il filo della lama è costante e uniforme tanto meglio un attrezzo sarà in grado di tagliare

Per affilare in modo corretto un arnese si utilizza la molatrice, un macchinario con una mola del diametro tra i 10 e i 25 cm in grado di ruotare perché azionata da un motore elettrico. Esistono due tipi di molatrici, quelle a secco che girano molto velocemente e quelle ad acqua che girano lentamente, cioè tra i 100 e i 200 giri al minuto.

Nella molatrice a secco la lama dell’utensile va appoggiata su una pietra di ossido di alluminio o carborundum: durante la molatura, il metallo deve essere immerso a intervalli regolari nell’acqua. Questo tipo di molatura è pericolosa, quindi proteggiti gli occhi dalle scintille durante l’intera operazione. Invece la molatrice ad acqua, essendo più lenta, è più sicura: la mola gira bagnandosi con l’acqua contenuta in una vaschetta, in questo modo la lama non si scalda, non si creano scintille per l’attrito, il metallo non si riga e la pietra non si sfarina.

Per ogni utensile devi mantenere l’angolo di affilatura corretto: i coltelli vanno appoggiati sulla mola con la lama parallela al bordo della pietra e vanno mossi orizzontalmente, mentre le lame delle forbici vanno appoggiate quasi perpendicolarmente alla mola. Puoi eliminare le eventuali irregolarità passando più volte sulla lama un affilatoio, cioè una pietra cilindrica bagnata. 

Invece di utilizzare una molatrice puoi provare ad affilare le lame su una cote, una pietra precedentemente bagnata oppure cosparsa con qualche goccia di olio, praticando movimenti lenti avanti e indietro.

foto © xalanx - Fotolia.com