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Contro il virus Zika a New York si usano i pipistrelli

Una piccola comunità di Long Island ha pensato di usare i pipistrelli per combattere la diffusione del virus Zika mentre gli scienziati cercano un vaccino. 

Una piccola comunità di Long Island ha pensato di usare i pipistrelli per combattere la diffusione del virus Zika mentre gli scienziati cercano un vaccino. 

Si tratta di un animale spesso bistrattato, eppure il pipistrello, nella lotta contro le zanzare, si rivela un alleato assai prezioso. E’ quanto devono aver pensato gli abitanti del comune di North Hempstead, negli Stati Uniti, che hanno deciso di installare nei propri parchi cittadini bat box per tenere lontane le zanzare dal centro urbano.

Siccome un pipistrello riesce in una sola ora a ingerire un migliaio di zanzare, gli amministratori di North Hempstead, nel territorio metropolitano di New York, hanno deciso da ormai un decennio di accogliere sul proprio territorio quanti più pipistrelli possibili.

Il ricorso ai pipistrelli contro le zanzare è un rimedio totalmente ecosostenibile perché non è necessario ricorrere ad alcun pesticida, inoltre si contribuisce alla preservazione di questa specie che è sempre più minacciata dall’inquinamento e anche da una malattia conosciuta come “sindrome del naso bianco”, un’infezione fungina che causa la morte di migliaia di chirotteri.

L’iniziativa del piccolo comune di Long Island per contrastare le zanzare è divenuta molto nota soprattutto in seguito alla diffusione del virus Zika, che viene veicolato anche dalle zanzare.

Per tale motivo sono aumentati gli sforzi di North Hempestead per eliminare le zanzare attraverso i pipistrelli, anche se non si tratta certo di una soluzione definitiva per bloccare il virus Zika.

Intanto la comunità scientifica pare sia sempre più vicino alla formulazione di un vaccino, infatti il dottor Rafael A. Larocca avrebbe già testato un vaccino in due versioni: in una è stato testato un virus inattivato prelevato da un ceppo isolato a Puerto Rico, nell’altra è stato impiegato il materiale genetico estratto da un ceppo virale isolato in Brasile.

In base a risultati raggiunti con una sola dose di questo vaccino il paziente può diventare immune al virus Zika per circa due mesi ma per i risultati definitivi bisognerà aspettare la sperimentazione clinica definitiva.

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