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Lasciare il cane da solo in giardino è reato

La Corte di Cassazione ha stabilito che lasciare il proprio cane troppo tempo da solo in giardino, facendolo soffrire, è reato. 

La Corte di Cassazione ha stabilito che lasciare il proprio cane troppo tempo da solo in giardino, facendolo soffrire, è reato. 

Disporre di un giardino a casa propria, non autorizza nessun proprietario di cane a pensare di avere tutto il necessario di cui un animale ha bisogno.

Spesso molte persone ritengono di non poter prendere con sé un cane perché non hanno uno spazio verde in casa, ignorando che per il quattro zampe la cosa fondamentale è l’amore, le cure e il rapporto con i membri della famiglia, oppure pensano che avere un giardino sia più che sufficiente per fare star bene il pet.

In realtà il giardino può trasformarsi in una zona di estrema sofferenza per l’animale, soprattutto se vi viene relegato tutto il giorno nella più totale trascuratezza e solitudine.

I comportamenti che incidono sulla sensibilità psico-fisica degli animali domestici e che procurano loro dolore e afflizione configurano il reato di abbandono, come prevede l’articolo 727 del Codice Penale.

Dunque lasciare il proprio cane sempre in giardino, da solo e senza prestargli attenzione, quasi fosse un oggetto, è un reato perché i nostri amici a quattro zampe sono esseri sensibili e sociali che soffrono terribilmente la solitudine.

Lo conferma la Cassazione, che ha pubblicato una sentenza di condanna per il proprietario di un pastore tedesco colpevole di aver inflitto gravi sofferenze all’animale lasciandolo da solo in giardino.

In particolare il cane veniva detenuto in un luogo distante dalla casa, senza compagnia e con insufficienti cure, tanto che il proprietario non si era neppure reso conto che la povera bestiola presentava alcune lesioni sanguinanti, pustole e un’otite. A incastrare il proprietario del cane alle sue responsabilità è stata la testimonianza di un toelettatore, secondo cui addirittura l'animale non riusciva più a deambulare.

Al proprietario del pastore tedesco è così stata inflitta dalla terza sezione penale della Cassazione, a conferma della tesi del Giudice di Appello, una pena pecuniaria di 2 mila euro riconoscendo nella sua condotta il reato di abbandono.

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