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Come proteggere il tuo cane dalla Leishmaniosi canina

La Leishmaniosi canina è una malattia mortale per il cane ed è endemica in molte regioni d’Italia. Scopri quali sono e come proteggere il tuo amico.

La Leishmaniosi canina è una malattia mortale per il cane ed è endemica in molte regioni d’Italia. Scopri quali sono e come proteggere il tuo amico.

Ne avete sentito parlare ma non sapete ancora se e quanto possa essere pericolosa per il vostro cane. Cos'è la Leishmaniosi Canina? Si tratta di una malattia infettiva che può essere mortale per l’animale. A causarla è un piccolo parassita microscopico, il Leishmania infantum, che viene trasmesso al cane tramite la puntura di insetti simili a zanzare chiamati flebotomi o pappataci.

In Italia la Leishmaniosi è diffusa lungo tutta la costa tirrenica, ionica e adriatica, isole comprese. Ma esistono focolai sparsi in tutto il resto del Paese. Nessun proprietario può ritenere quindi al riparo dalla malattia il suo cane. Vediamo come riconoscerla e come fare soprattutto a impedire che il nostro amico si ammali.

I sintomi della Leishmaniosi canina

I sintomi più comuni della Leishmaniosi canina sono: febbre, dimagrimento e alterazioni dell’apparato tegumentario (perdita del pelo in particolare attorno agli occhi, ulcere cutanee, forfora, problemi alle unghie, ecc.). In alcuni casi possono essere colpiti anche gli organi interni con comparsa di anemia, artrite e grave insufficienza renale.

I trattamenti disponibili attualmente possono solo tenere sotto controllo la malattia, senza curarla definitivamente. I cani colpiti in modo più aggressivo vanno quindi spesso incontro a un esito fatale.

Va detto, tuttavia, che non tutti gli animali colpiti manifestano segni clinici così evidenti da arrivare all’attenzione del proprietario o di un veterinario. Alcuni cani contagiati sviluppano forme più leggere e sembrano guarire spontaneamente. Altri rimangono infettati senza aver mai evidenziato sintomi. In entrambi i casi si tratta comunque di cani che costituiscono una grave minaccia di contagio per gli altri cani.

Cane nel prato

Foto Olga Yastremska © 123RF.com

I cani più a rischio di Leishmaniosi

Alcune razze sono particolarmente vulnerabili alla Leishmaniosi. Parliamo, soprattutto, di Boxer, Cocker Spaniel, Rottweiler, e Pastore Tedesco. Nessun cane è comunque immune dalla terribile Leishmania.

Il rischio di contagio è proporzionale, infatti, all’esposizione dei soggetti nelle aree dove sono presenti i flebotomi e quindi alla presenza anche di altri cani infetti nella zona. Tanto per avere un’idea si stima che ci siano oltre 2,5 milioni di cani infetti nella sola Europa.


Diagnosi della Leishmaniosi: ecco come si scopre

I sintomi della Leishmaniosi, anche quando si manifestano, non sono così specifici per arrivare a una diagnosi certa di malattia. Per fortuna però oggi esiste un test che si basa sulla ricerca in un campione di sangue prelevato all’animale di particolari proteine, le Kinesine, le quali sono coinvolte nel meccanismo di divisione cellulare delle Leishmanie e vengono quindi sintetizzate in abbondanza durante gli stadi di moltiplicazione del batterio. Il test è rapido e sicuro: si effettua direttamente in ambulatorio e permette di avere il risultato in soli 15 minuti.

Prevenzione della Leishmaniosi

Se il cane risulta negativo al test per le kinesine significa che non ha contratto la Leishmaniosi. Ciò non significa però che è immune dalla malattia. Per proteggerlo ci sono due tipi di approcci:

  • gli antiparassitari esterni ad azione repellente nei confronti del flebotomo
  • il vaccino per stimolare il sistema immunitario del cane in modo che sia pronto a reagire in modo corretto contro il parassita. Si fa un primo ciclo di tre iniezioni a distanza di tre settimane l'una dall'altra e poi un richiamo annuale per mantenere alta l'immunità contro la leishmaniosi canina.

Il modo più efficace per combattere la Leishmaniosi è quello di usare questi approcci in modo combinato. Visto il rischio, ne vale la pena.

Photo © Denis Babenko - Fotolia.com

Tipsby Dea

Mai fuori di notte

I cani che vivono nelle zone endemiche per la Leishmaniosi (Toscana, Liguria, Campania, Marche, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) non dovrebbero essere lasciati a dormire all’aperto di notte, poiché il flebotomo, vettore di questa malattia mortale, è particolarmente attivo all’alba e al tramonto.