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“Cuore Verde dell’Africa”, la Campagna del WWF per salvare i gorilla

Con lo slogan ”Fermiamo Insieme il Massacro di Natura” fino al 30 maggio puoi sostenere la Campagna del WWF “Cuore Verde dell’Africa”, per salvare i gorilla. 

Con lo slogan ”Fermiamo Insieme il Massacro di Natura” fino al 30 maggio puoi sostenere la Campagna del WWF “Cuore Verde dell’Africa”, per salvare i gorilla. 

Secondo la classifica della Lista Rossa dell’IUCN i gorilla di pianura occidentale sono considerati ''critically endangered''.

Attualmente la popolazione di gorilla di pianura si attesta intorno ai 100.000 individui distribuiti tra Angola, Cameroon, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Guinea Equatoriale e Gabon.

Purtroppo questa sottospecie di gorilla ha subito un trend di riduzione che ha portato alla perdita dell’80% dell’intera popolazione: negli ultimi 20-25 anni è scomparso il 60%.

I principali responsabili di questa drastica riduzione sono il bracconaggio, ma anche la deforestazione e le malattie: in molte foreste africane si è persino arrivati a una scomparsa del 90% di questi primati.

Si prevede che entro il 2032 sarà rimasto solo il 10% dell’habitat dei gorilla e quindi il rischio è che, nei prossimi 10 anni, i re della foresta potrebbero addirittura scomparire dai loro ambienti naturali.

Per questo motivo il WWF Italia, in occasione anche del suo cinquantesimo anniversario, ha deciso di lanciare la Campagna per il “Cuore Verde dell’Africa”, rinnovando il suo impegno nel Parco di Dzanga Sangha nel bacino del Congo.

Fino al 30 maggio si può aiutare il WWF con una donazione inviando un SMS solidale al 45599 e sostenere il progetto che mira a costruire con le comunità locali uno sviluppo sostenibile lottando contro i crimini di natura.

Il Bacino del Congo ospita alcune specie simbolo del regno animali, come il gorilla, lo scimpanzé, il leopardo e l’elefante di foresta ,che però sono costantemente minacciate dal bracconaggio, dall’estrazione del legname, dalla caccia di specie selvatiche a fini alimentari (Bushmeat), dall’estrazione di minerali e petrolio e da attività come l’agricoltura intensiva.

Questi fattori, uniti alla crescita demografica, ai conflitti e alle malattie, all’instabilità politica e ai cambiamenti climatici, stanno notevolmente peggiorando la situazione, mettendo a repentaglio la biodiversità del Bacino del Congo.

Foto @www.wwf.it

Tipsby Dea

Amazzonia Africana

Il Bacino del Congo, chiamato anche “Amazzonia africana”, è la seconda foresta pluviale al mondo con una superficie di 2 milioni di km² e una popolazione di oltre 75 milioni di persone.