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Video guida ecologica: i detersivi alla spina

Video guida ecologica: i detersivi alla spina. Segui i video consigli dell’esperto e scopri come limitare le spese e la produzione di plastica attraverso l’uso di detersivi alla spina.

A domanda... risposta

Perché è così importante ridurre la produzione di plastica partendo dai flaconi?
I flaconi di detersivi (per la pulizia della casa) e di detergenti (per l'igiene personale) sono, dopo le bottiglie per bevande, tra gli imballaggi in plastica più numerosi, sia per volume sia per peso.
Il peso medio delle confezioni è piuttosto elevato, poiché devono proteggere il contenuto dalla luce e dall'umidità, evitando nel contempo la dispersione del prodotto a causa di possibili rotture. In media, un flacone di detersivo per piatti o per uso domestico pesa circa 60 g, più del doppio di una bottiglia per bevande. Tenendo conto che il consumo medio di detersivi e detergenti in Italia è di circa 25 - 30 kg per persona, ogni italiano produce in media circa 70 flaconi all'anno, ossia  4 kg di plastica.

Cosa si può fare concretamente?
Il primo passo è una corretta raccolta differenziata. Queste confezioni infatti hanno un vantaggio rispetto ad altri imballaggi plastici: sono realizzate con plastica nobile, cioè un polimero il cui riciclo è abbastanza semplice. Ma è importante porre anche molta attenzione al momento del consumo.

Come si può quindi essere consumatori più responsabili?
L'attenzione va posta su due aspetti in particolare: il primo è la biodegradabilità del prodotto, ossia il suo grado di ecocompatibilità, il secondo invece è l'uso eccessivo di imballaggi che, terminato il prodotto, diventano generalmente rifiuti. Per una maggiore sostenibilità ambientale è infatti importante produrre il minor numero di rifiuti possibile.

Concentriamoci sugli imballaggi...
Sebbene l'industria abbia fatto progressi nel produrre imballaggi completamente riciclabili e via via con minor consumo di materie prime, la soluzione migliore sembra essere quella dei detersivi "alla spina", che recentemente hanno preso piede anche in Italia.

Di cosa si tratta?
Si tratta di detersivi bio, sia liquidi che in polvere, venduti sfusi anziché già imballati. Il consumatore, munito di flaconi vuoti utilizzati in precedenza, ne preleva la quantità necessaria nei punti vendita appositamente attrezzati.

Chi non è pratico di questo prodotto come si deve comportare?
Ci sono prevalentemente due modalità per l'acquisto di detersivi alla spina: cercare nella propria città i supermercati o i negozi muniti dei distributori specifici, oppure aderire ai GAS (Gruppi di Acquisto Solidale). Se si sceglie la prima soluzione, insieme al detersivo, la prima volta si compra anche l'imballaggio che verrà impiegato nei prelievi successivi, evitando di produrre un rifiuto ogni volta che il prodotto finisce. Ovviamente è importante ricordarsi di portarlo con sé ad ogni spesa e utilizzarlo il maggior numero di volte.

Come ci si deve orientare per la scelta dei punti vendita attrezzati?
Le strutture che dispongono di questo servizio sono ormai oltre 500 in tutta Italia. Per sapere dove si trova il supermercato o il negozio più vicino è sufficiente fare una ricerca in rete digitando "detersivi alla spina" su un motore di ricerca: c'è addirittura un sito interamente dedicato.

Per chi invece preferisce i GAS?
I GAS, essendo un gruppo di famiglie che si mette insieme per l'acquisto di uno o più prodotti, hanno il vantaggio di avvicinare la domanda all'offerta. Esistono infatti società che distribuiscono i detersivi in taniche da 10 o 20 l e li spediscono direttamente a casa, con un kit di bottiglie riutilizzabili e riempibili, alla famiglia incaricata dello stoccaggio e dello smistamento agli altri membri del gruppo. I detersivi in polvere, invece, vengono distribuiti in sacchi da 15 o 20 kg.
Nella maggior parte dei casi i produttori di detersivi alla spina, proprio per la loro sensibilità ambientale, sono produttori di materiali biodegradabili ed ecocompatibili.

Come si calcola la compatibilità ambientale di un detersivo?
La compatibilità ambientale di un detersivo è molto difficile da valutare perché sono tanti i componenti che entrano in gioco nella ricetta chimica del prodotto. La biodegradabilità, in particolare, è calcolata sul tensioattivo, una molecola che consente di legare il grasso all'acqua e quindi di portare via lo sporco nella fase di risciacquo. La maggioranza dei detersivi in commercio contiene tensioattivi derivati dal petrolio; solo recentissime ricerche stanno portando risultati sull'ottenimento di tensioattivi ecologici, ricavati dai vegetali e da sostanza naturali. In questo caso l'etichetta segnala la biodegradabilità del tensioattivo.

Come fare allora?
La cosa migliore in assoluto è comunque quella di utilizzare il prodotto per la quantità davvero necessaria.
Un'osservazione in più meritano i cosiddetti ausiliari del lavaggio, utilizzati per il bucato. Si tratta di prodotti che aiutano a rimuovere più facilmente lo sporco riducendo il consumo di detersivo; purtroppo però non sempre funzionano al 100%. Sono quindi allo studio delle soluzioni più efficaci: una di queste è quella di ricorrere alla zeolite.

Come funziona questo tipo di coadiuvante?
La zeolite è un minerale normalmente aggiunto ai detersivi perché, essendo in grado di legarsi allo sporco e sgrassare in profondità, ne migliora le capacità pulenti. Nel caso degli ausiliari, il minerale viene messo in un oggetto cavo (per esempio una pallina, da introdurre in lavatrice) in modo tale che agisca senza però essere rilasciato nell'acqua.

Autore
Valentina Mele

Regia
Valentina Mele

Producer
Silvia Pezzulo

Operatori
Angelo Camba
Claudio Lucca
Valentina Mele

Montaggio
Valentina Mele

Esperto
Roberto Cavallo, presidente cooperativa E.R.I.C.A.

In redazione
Burak Ortahamamcilar

Si ringrazia
La cooperativa E.R.I.C.A. per la collaborazione.
www.cooperica.it

Auchan
Corso Romania, 460
10156 - Torino
www.auchan.it

  • Quando acquisti per la prima volta un detersivo alla spina non sei necessariamente obbligato ad acquistare anche il flacone: in alcuni posti puoi portarne uno qualsiasi da casa.
    Fai attenzione però alla capacità del contenitore; in alcuni casi infatti i dispenser erogano quantità fisse di prodotto (per esempio 1 l): se il tuo contenitore è acquistato presso il distributore ha generalmente la giusta capacità, se invece ne utilizzi uno diverso accertati che sia sufficientemente capiente!
  • Per essere veramente bio prova i "rimedi della nonna" utilizzando i prodotti che hai già in casa per realizzare detergenti dall'effetto igienizzante straordinario! Per esempio, puoi preparare un ottimo detersivo per i piatti con acqua, limone, sale e aceto bianco, o aceto di mele (che profuma di più)!

Scopri la Serie La riduzione dei rifiuti