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Fecondazione assistita e rischi per i nascituri, una nuova ricerca

Una ricerca condotta in Danimarca sottolinea come i figli di madri con problemi di fertilità hanno un rischio maggiore di soffrire di malattie psichiatriche.

Una ricerca condotta in Danimarca sottolinea come i figli di madri con problemi di fertilità hanno un rischio maggiore di soffrire di malattie psichiatriche.

I risultati di una ricerca condotta dal Danish Cancer Society di Copenhagen sembrerebbero dimostrare che i bambini nati da madri con problemi di fertilità, ovvero che sono state sottoposte a fecondazione assistita, hanno un rischio maggiore di soffrire di problemi psichiatrici nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza.

La notizia è stata pubblicata qualche anno fa sulla rivista scientifica British Medical Journal, ma i risultati dello studio sono stati illustrati nel corso del meeting annuale della European Society of Human Reproduction and Embryology, suscitando non poco clamore nel mondo scientifico.

Il dato infatti che i ricercatori danesi considerano come rischio 'minore', viene invece considerato allarmante dagli studiosi inglesi che hanno messo in dubbio la validità dello studio, soprattutto in mancanza di una risposta su quale sia la base biologica di tali conclusioni.

Il responsabile del gruppo di ricerca danese, Allen Jensen ha spiegato che il loro studio si è basato su dati inconfutabili dal punto di vista dei numeri.

Infatti la ricerca è stata avviata prendendo il database di tutti i bambini nati in Danimarca tra il 1969 e il 2006, per un totale di 2,4 milioni di bambini, di cui il 5% (124.384) erano nati da donne con problemi di fertilità.

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La loro ricerca ha seguito lo sviluppo di questi bambini nei 20 anni seguenti ed ha potuto constatare che 170.240 bambini erano stati ricoverati in ospedale con disturbi psichiatrici.

Di questi, quelli nati da donne con problemi di fertilità hanno mostrato un 33% di rischio maggiore di soffrire di un disturbo psichiatrico (hazard ratio 1.33 (IC 95% 1,20-1,36)).

E ancora, è stata stilata una sorta di tabella nella quale sono stati indicati quali erano stati i disturbi più frequenti in questi bambini, ovvero schizofrenia e psicosi, disturbi affettivi, ansia e altri disturbi nevrotici, ritardo mentale e disturbi comportamentali ed emozionali. 

Meno frequenti invece i disturbi dello spettro autistico e i disturbi alimentari.

Allan Pacey, dell'Università di Sheffield ha affermato che i dati indicati non potevano essere considerati come una conseguenza della fecondazione in vitro (IVF), perché il database utilizzato risaliva al 1969, molto prima che la fecondazione in vitro fosse stata introdotta.

Allen Jensen ha così replicato: "I ​​meccanismi esatti che stanno dietro l'aumento del rischio che abbiamo osservato sono al momento ancora sconosciuti, ma è universalmente riconosciuto che l'infertilità ha un ruolo più determinante, negli effetti indesiderati, di quanto ne abbiano i trattamenti per superarla. E' noto, ad esempio, che i disturbi psichiatrici hanno in parte una componente genetica. Potrebbe essere probabile che i geni danneggiati codificati per i disturbi psichiatrici siano presenti in eccesso nelle donne con problemi di fertilità e se ereditati dai loro figli, potrebbero spiegare il perchè dell'aumento del rischio che abbiamo verificato. "  

Jensen ha anche aggiunto: "Non ci sono altri studi che abbiano dimostrato dei legami certi tra sterilità, trattamento di fertilità e disturbi psichiatrici, tuttavia la nostra ricerca è la più estesa realizzata fino ad oggi e comprende un numero così alto di bambini, seguiti per un tempo così lungo da consentirci una valutazione adeguata del rischio."

Nel corso dello stesso Meeting sono stati presentati i risultati anche di un altro importante studio, condotto dal St Thomas 'Hospital che riguarda il metodo utilizzato per la fecondazione in vitro. Lo studio randomizzato in otto centri di fecondazione in vitro europei ha dimostrato che le donne alle quali è stata praticata isteroscopia, non hanno avuto alcun miglior risultato rispetto a quelle che non l'hanno subita.

Gli esperti hanno perciò concluso che a breve l'isteroscopia di routine in molte cliniche, probabilmente sarà eliminata perchè si è dimostrata solo uno spreco di denaro.

Foto © Nikita Vishneveckiy - Fotolia.com