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Un museo all'aria aperta

L'arte rupestre in Valcamonica

L'arte rupestre in Valcamonica

Quando pensiamo alla Lombardia viene subito in mente la regione più industrializzata d’Italia e Milano, la capitale della moda e degli eventi mondani, eppure, se guardiamo lo stemma che la regione ha scelto per rappresentare se stessa non troviamo nulla di tutto ciò. La figura bianca su sfondo verde, una via di mezzo tra una croce e un quadrifoglio, è in realtà una rappresentazione stilizzata della Rosa Camuna, la più famosa incisione rupestre della Valcamonica.

La valle, un vero e proprio museo all’aria aperta che si estende per circa 90 chilometri di lunghezza, ha accolto nei secoli le più antiche incisioni rupestri d’Italia; per questo motivo è il primo sito italiano iscritto alla lista dell’UNESCO: il riconoscimento, ufficializzato nel 1979, è dovuto ai suoi splendidi petroglifi, tutti dal fortissimo valore simbolico, raffiguranti uomini, animali, momenti della vita quotidiana, rituali e pratiche religiose della civiltà dei Camuni.

La zona è abitata da tredicimila anni quando i ghiacciai del Würm, ovvero l’ultima grande glaciazione che ricopriva l’Europa centro-settentrionale, cominciarono a sciogliersi e la comunità, in latino dei Camunni, si stanziò nella valle determinandone per sempre il nome. Le oltre 300.000 figure incise sulle numerose pareti rocciose sono un’eccezionale espressione creativa che va dalla fine del Neolitico fino alla conquista romana.

I graffiti più antichi sono quelli concentrati nella zona di Luine: risalgono a un periodo protocamune, quindi precedenti il V millennio, e si pensa possano essere attribuiti a cacciatori nomadi di passaggio per quelle terre. I soggetti più ricorrenti sono grandi animali riprodotti di profilo, generalmente cervidi, che raggiungono i due metri di altezza. Viene spontaneo collegare queste rappresentazioni a riti propiziatori per le attività di caccia, fondamentali per la vita delle popolazioni della preistoria. Un altro elemento che appare con frequenza è la figura umana rappresentata nella posizione dell’orante, con le braccia piegate ad angolo retto o a semicerchio rivolte verso l’alto, simmetriche alle gambe nella medesima posizione. La figura stilizzata è ripetuta centinaia di volte, spesso accompagnata da immagini del disco solare e attrezzi della vita quotidiana.

Il vero ciclo delle incisioni camune inizia nel V millennio, momento in cui l’uomo comincia a conoscere le attività produttive quali l’agricoltura e l’allevamento del bestiame che ne determinano lo stanziamento nella valle. A partire da quell’epoca cominciano ad apparire, almeno a grandi linee, le rappresentazioni delle conquiste culturali, tecnologiche ed economiche del popolo. Sono numerosissimi gli elementi decorativi geometrici, interpretati come mappe, quali meandri, spirali, zig zag, dischi concentrici e molti altri, ma anche scene di guerra tra uomini, esseri mostruosi e divinità. Sono dello stesso periodo i cosiddetti grandi idoli: figure dalle dimensioni eccezionali, a volte un paio di metri di altezza, caratterizzati da faccia e occhi molto enfatizzati, che sembrano avere una finalità prettamente magica. Un’altra delle meraviglie che sicuramente colpisce il visitatore è la Grande Roccia di Naquane, decorata con oltre mille immagini, per la maggior parte cervi.

Con l’epoca romana, I secolo d.C., si assiste a una diminuzione dei petroglifi dovuta alla conquista e al tentativo di romanizzazione della cultura indigena. Sono invece databili al Medioevo alcune croci cristiane, forse tentativo di conversione e sacralizzazione della zona.

Per poter ammirare le incisioni rupestri il visitatore ha l’imbarazzo della scelta tra moltissimi siti, parchi e riserve naturali della zona nordorientale della Lombardia. I comuni coinvolti sono Darfo Boario Terme, Ossimo, Ceto, Cimbergo, Paspardo, Capo di Ponte, dove in località Naquane ha sede il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri, Sellero, Sonico. Oggi la valle è meta frequentata da tutti coloro che sono interessati a un tipo di turismo storico, archeologico, naturalistico e sportivo.

Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane
Aperto tutti i giorni tranne il lunedì

Riserva Naturale incisioni rupestri di Ceto Cimbergo e Paspardo

www.invallecamonica.it