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Gioielli, mobili e ricami

A Cagliari tutta la bellezza dell'artigianato sardo

A Cagliari tutta la bellezza dell'artigianato sardo

Fare un viaggio nell'arte e nell'artigianato di un'intera regione muovendosi però nello spazio ristretto di una sola città: è possibile farlo a Cagliari. In città infatti esistono numerosi luoghi che permettono un vero e proprio itinerario nell’intera regione Sardegna, scoprendo la bellezza e la raffinatezza raggiunte nelle varie arti e nei luoghi più remoti dell’isola. Il percorso suggerito muove dalla riva del mare e va verso l'entroterra, compiendo sei tappe. Si parte da via Roma, di fronte al porto, dove si trova il palazzo del Consiglio Regionale. In una sala sono raccolti graffiti con soggetti di ambientazione rurale e figure umane, opera dello scultore e grafico Costantino Nivola (1911-1988), il più importante artista sardo conosciuto a livello internazionale. Nato a Orani (Nuoro) da una famiglia povera, riuscì poi, con una borsa di studio, a studiare alla Scuola d'Arte di Monza. Dal 1936 al 1938 diresse l'ufficio grafico della Olivetti, ricavandone esperienze che ebbero interessanti sviluppi nell'attività svolta dall'artista a New York, dove si era trasferito nel 1938, nel campo del disegno architettonico e dell'illustrazione. Portato quasi naturalmente alla scultura, Nivola si orientò verso l'organizzazione di masse e di ritmi plastici secondo la concezione cubista e costruttivista (importanti furono in questo senso i consigli avuti da Le Corbusier). In seguito Nivola sviluppò la sua originale scultura ricercandovi motivi di maggiore sfruttamento nel campo architettonico; con la tecnica dei murali eseguì il Monumento commemorativo dei muratori di Orani (1954). Le sue opere sono in parte conservate anche a Orani, nella fondazione a lui dedicata.

Si prosegue in via Università 38, dove nel palazzo settecentesco vicino al rettorato universitario ha sede la collezione sarda 'Luigi Piloni', nata da un lascito all'università nel 1981. Vi sono raccolti oggetti e opere d'arte di vario genere. Nelle sale spiccano diverse tele e stampe datate tra il XVI e il XX secolo, che hanno come soggetto vedute della Sardegna, ritratti, iconografia religiosa. Un'altra sala è interamente dedicata all'argenteria d'abbigliamento, come spille, fibbie, gioielli e rosari; figurano poi carte geografiche, immagini di costumi tradizionali, tappeti artigianali di varia fattura.

La terza tappa è l'Antico Palazzo di Città in piazza Palazzo, dove si trova il Fondo Etnografico Manconi Passino, dedicato all'artigianato. Vi sono conservati oggetti di vario genere, dai mobili ai tessuti. La collezione è frutto, in particolare, delle donazioni di alcune nobildonne sarde. Una sezione conserva oggetti preziosi eseguiti con le tecniche artigianali tradizionali: filigrana, punzone, incisione e traforo. Si possono ammirare rosari, reliquiari, croci e altri ornamenti femminili, fra cui collane e orecchini. Un'altra sezione comprende i tessuti, come tappeti, arazzi, copricasse, ma anche bisacce ed esempi di ricamo, risalenti agli anni tra il Settecento e i primi del Novecento.

Si raggiunge la Cittadella dei Musei, e in piazza Arsenale si entra al Museo Etnografico Sardo, frutto anche questo di una collezione privata appartenuta al magistrato Luigi Cocco. Gli oggetti sono circa duemila: si spazia dai gioielli agli amuleti, ai tessuti (tovaglie, asciugamani, copricassa), fino agli utensili e ai mobili, come certe casse di legno, provenienti dalla Barbagia, di varia grandezza e finemente scolpite con motivi zoomorfi e geometrici.

La quinta tappa è la Galleria Comunale d’Arte, in largo G. Dessì, dove sono raccolte alcune decine di opere di artisti sardi del Novecento, fra cui il pittore Aligi Sassu, che ritraggono figure della tradizione, ma si collegano anche al neorealismo. Ultima tappa è Villa Muscas, in via Sant'Alenixedda, dove è stato allestito il Centro della Cultura Contadina. La villa ospitava alla fine dell’Ottocento la Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia; l’attuale enoteca ospita un’interessante collezione di vini sardi con oltre 800 bottiglie. Il museo invece comprende numerosi manufatti provenienti da abitazioni rurali, come attrezzi agricoli, mobili e utensili.

www.isresardegna.it
www.galleriacomunalecagliari.it 
www.villamuscas.it