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Cos'è e come funziona il Safety Check di Facebook

In caso di una calamità naturale o di un attentato terroristico Facebook attiva il servizio di Safety Check per consentire agli utenti in pericolo di segnalare il proprio stato. 

In caso di una calamità naturale o di un attentato terroristico Facebook attiva il servizio di Safety Check per consentire agli utenti in pericolo di segnalare il proprio stato. 

A seguito del recente sisma che ha colpito il centro Italia, Facebook ha attivato il servizio di Safety Check, lo strumento che già era stato attivato per affrontare l'emergenza degli attentati terroristici in Belgio e in Francia.

In occasioni di emergenza e di calamità naturali, il social network di Mark Zuckerberg invita gli utenti a utilizzare il suo sistema di sicurezza per mettersi in contatto con parenti e amici e scambiarsi messaggi

Safety Check è uno strumento che si attiva dopo un disastro naturale o un attentato: se ci si trova nella zona interessata, si riceve una notifica da Facebook che chiede il proprio stato di salute.

Facebook riesce anche a determinare dove ci si trova incrociando una serie di informazioni come la città che compare nel profilo o l'ultima posizione segnalata oppure anche rilevando l'eventuale attivazione di Nearby Friends o anche la città da cui si sta usando Internet.

Se ci si trova al sicuro, basta selezionare l'opzione "Sono salvo" e i News Feed verranno aggiornati con una notifica: in questo modo amici e parenti sapranno in tempo reale che si è in salvo.

Se si hanno amici nella zona di un disastro naturale o di un attentato, e lo strumento Safety Check è stato attivato, si riceve una notifica di tutti coloro che si sono contrassegnati come salvi.

Il Safety Check è nato come miglioramento dello strumento Disaster Message Board, attivato in seguito del terremoto e dello tsunami in Giappone nel 2011: durante questa crisi, la tecnologia e i social media furono usati da migliaia di utenti per rimanere in contatto con amici e parenti.

A partire da quel momento l’esperienza social di segnalazione del proprio stato “I’m safe” è stata potenziata e migliorata entrando in funzione in diverse occasioni come gli attentati di Parigi e Bruxelles, i tifoni nelle Filippine e nel Sud del Pacifico, i terremoti in Afghanistan, Cile, Nepal e il recente terremoto che ha colpito il centro Italia.

Foto www.ilpost.it