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Tra terra e mare, a Marsala

Dai Fenici fino a oggi, un percorso eno-archeologico

Dai Fenici fino a oggi, un percorso eno-archeologico

Dire Sicilia è come dire bontà culinarie. Il percorso denominato Strada del Vino Marsala e Terre d'Occidente ha come nucleo la città di Marsala ma comprende anche l’intero lembo occidentale dell'isola, dove si trovano anche le isole Egadi. Oltre al Marsala DOC, altri prodotti vanto della tradizione gastronomica del luogo sono la bottarga di tonno, la pasta con le sarde, gli gnoccoli con il sugo ammuttunatu, le sarde a beccaficu, il pecorino siciliano DOP, la cassata siciliana, la pignolata, lo zucchino bianco e la fragola marsalina.

Il Marsala è un vino conosciuto in tutto il mondo. Le uve coltivate per produrlo sono Grillo o Catarratto, Ansonica e/o Damaschino. Il colore è giallo oro carico a riflessi ambrati, profumo ricco che ricorda la ginestra, la mandorla e la zagara. Il sapore può essere dolce ma anche secco, la gradazione è 17°; l’invecchiamento va da un minimo di due a oltre dieci anni. La storia delle sue coltivazioni qui è singolare, e comincia molti secoli fa. Da Marsala parte la cosiddetta Via del Sale, che si dirige verso la Riserva dello Stagnone, in mezzo al quale si trova l'isola di Mozia, oggi chiamata San Pantaleo. Mozia era una colonia fenicia, le cui origini risalgono all'VIII secolo a.C.; era raggiungibile dalla terraferma attraversando un braccio di mare poco profondo, tanto che con il cambio della marea la strada che veniva percorsa si trovava a pelo d'acqua, così sembrava che i carri che vi passavano camminassero sulle acque. Era un importante punto d'approdo per le navi commerciali fenicie, che la utilizzavano come base per i loro commerci nel Mediterraneo. Con l'arrivo nell'isola dei Greci i contrasti tra questi e i Fenici si acuirono, al punto che nel 397 a.C. il tiranno di Siracusa Dionisio II la distrusse. Gli abitanti fuggirono sulla terraferma fondando Lilibeo, l'attuale Marsala.

La nascita moderna del Marsala risale al Settecento: il commerciante inglese John Woodhouse decise di importarne una certa quantità in Inghilterra, visto il successo che aveva già il Porto come vino liquoroso, e per evitare che si danneggiasse durante il viaggio in mare aggiunse nei barili dell’acquavite. Nella produzione del marsala si aggiunsero altri imprenditori inglesi, fra cui Joseph Whitaker e un giovane siciliano, Vincenzo Florio. Sull’isola di San Pantaleo si coltivava l'uva Grillo; Joseph Whitaker, inoltre, fu il primo a intraprendere i primi scavi archeologici; oggi la sua casa è diventata museo. Oltre agli straordinari resti dell'antica città, sull'isola si trovano ancora le saline, con le vasche per l'evaporazione e i mulini a vento usati per macinare il sale.

L'odierna Marsala, l'antica Lilibeo, ebbe anch'essa vicende storiche notevoli; divenne, infatti, uno dei più importanti centri cartaginesi in Sicilia. Fortificata con una possente cinta muraria, venne conquistata, dopo dieci anni d’assedio, con la battaglia delle Egadi (241 a.C.) dai Romani, che ne fecero la principale base navale del Mediterraneo centrale, cardine dei collegamenti con l’Africa. Successivamente la città venne conquistata nell’830 dagli Arabi (dai quali venne chiamata Marsa Alì o Marsa Allah, “porto di Alì o di Allah”) e si sviluppò notevolmente grazie ai commerci con il mondo islamico. Passata ai Normanni nell'XI secolo, fu importante città portuale fino al Cinquecento, quando Carlo V la fortificò ulteriormente e fece interrare il porto. L’11 maggio 1860 vi sbarcò Garibaldi con i Mille, che da qui intrapresero la liberazione del Meridione dal dominio borbonico. Il tessuto viario è di impianto medievale; restano significative testimonianze della cinta muraria cinquecentesca. La costruzione di numerosi edifici civili e religiosi fra il Seicento e il Settecento ha conferito all’architettura cittadina un aspetto prevalentemente barocco. La storia e il vino hanno qui un connubio strettissimo: l’antico baglio (questo è il nome delle caratteristiche cantine marsalesi) dei Florio, sul lungomare di Marsala, ospita oggi il Museo Archeologico. Nell’atmosfera suggestiva della cantina accoglie reperti eccezionali, come un’intera nave da guerra punica, unica rimasta intatta fino ai nostri giorni. Marsala è teatro di numerose manifestazioni legate alla sua storia e ai suoi prodotti, come Calici di Stelle o Enotipica, o la sagra della fragola.

www.stradavinomarsala.it