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La prima città moderna d'Europa

Il centro storico di Ferrara e il delta del Po

Il centro storico di Ferrara e il delta del Po

Ferrara è conosciuta come la prima città moderna d’Europa: tale denominazione affonda le radici nella storia rinascimentale, quando, per volere del duca Ercole I d’Este, la città venne sottoposta a un’importante fase di ampliamento al fine di diventare una degna espressione della grandezza e della sontuosità della famiglia d’Este.

Ancora oggi si conservano intatti il bellissimo centro storico medievale-rinascimentale, iscritto dal 1995 alla lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, e le delizie estensi, ovvero le residenze disseminate in tutto il territorio della Signoria; anch’esse, insieme al delta del Po, sono iscritte dal 1999 alla lista del patrimonio mondiale dell’umanità.

Fondata nel VI secolo come porto fluviale sul Po, Ferrara compare nei documenti storici solo nel 753 all’interno di uno scritto del re longobardo Desiderio; in epoca medievale divenne un importante polo commerciale e politico, ma l’apice dello splendore venne raggiunto nel Rinascimento con la reggenza della famiglia d’Este, che, approfittando della guerra intestina tra guelfi e ghibellini, riuscì a conquistare la Signoria.

Il piano urbanistico estense prevedeva l’applicazione della nuova prospettiva rinascimentale: Ercole fece progettare una cittadella modello, difesa da mura lunghe ben dodici chilometri, ancora oggi interamente esistenti, entro le quali nel giro di pochissimi anni cominciarono a sorgere ville e dimore signorili. Il suo progetto fu uno dei primi e più importanti di tutta Europa: al duca si deve la famosa addizione erculea, un vero e proprio ampliamento della parte medievale di Ferrara con la nuova parte rinascimentale, realizzata da parte di Biagio Rossetti tra il 1492 e il 1516.

Il centro storico è dominato dal Castello Estense con le sue quattro torri e il fossato, uno dei pochi esempi ancora conservati in Europa. Parte proprio dal castello la via più bella della città, corso Ercole I d’Este, lungo la quale si concentrano i più importanti monumenti del centro: Palazzo Prosperi Sacrati, Palazzo dei Diamanti, che deve il suo nome alla particolare forma dei blocchetti di marmo a punta di diamante che decorano la facciata, la Certosa Monumentale, il Tempio di San Cristoforo – chiuso fino al mese di novembre 2013 per l’emergenza causata dal sisma - fino alle imponenti mura. Dall’incrocio con corso Biagio Rossetti nasce il Quadrivio degli angeli sul quale si affacciano i due palazzi già citati e il Palazzo Turchi di Bagno. Rientra all’interno di questo nuovo progetto di ristrutturazione anche la casa di Ludovico Ariosto; la città e la corte degli Este ospitarono, infatti, moltissimi intellettuali quali Copernico, Paracelso, Tasso, Tiziano e altri.

Una delle Delizie più famose è sicuramente quella di Schifanoia: fatto edificare da Alberto V d’Este nel 1385, come dice il termine stesso, l’edificio fu pensato come luogo di svago per i principi, dove questi potevano ‘schivare la noia’. Inizialmente di forme modeste, il palazzo fu ampliato alla metà del Quattrocento dall’architetto Pietro Benvenuti degli Ordini: l’edificio venne sopraelevato da il salone dei Mesi, un’ampia sala di rappresentanza, con pareti decorate da un ciclo di affreschi tra i più grandi capolavori del Rinascimento. Dal 1898 il palazzo è sede del Museo d’arte antica, al suo interno si possono ammirare la raccolta egizia, la collezione di ceramica greca, molti reperti etruschi, anfore e manufatti romani. Una sezione è dedicata ai codici miniati, mentre un’altra alla collezione numismatica. Tra le delizie più famose ricordiamo la delizia di Copparo, di Medelana, del Verginese e della Diamantina. Il complesso è momentaneamente chiuso, tornerà di nuovo agibile dalla primavera del 2013.

Oltre al centro storico e alle delizie, il riconoscimento dell’UNESCO comprende anche la foce del delta del Po. L’azione del corso d’acqua da un lato, e quella del mare Adriatico dall’altro, generano continui cambiamenti e trasformazioni nel territorio, per questo sono presenti una gran varietà di ambienti naturali, specie di piante e animali. Dal 1998 è stato istituito il Parco regionale del Delta del Po, una vastissima area protetta che si estende per circa 54.000 ettari.

www.comune.fe.it
www.sitiunesco.it