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I laghi vulcanici a nord di Roma

Sulle colline del Parco Regionale di Bracciano-Martignano

Sulle colline del Parco Regionale di Bracciano-Martignano

Il Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano è stato istituito nel 1999 ed è l’area protetta più ‘giovane’ del Lazio. Tutela 16.682 ettari nelle province di Roma e Viterbo: una zona che si estende sulle colline a nord della capitale e comprende i due laghi vulcanici omonimi e la campagna circostante.

Il lago di Bracciano è il più esteso ed è molto profondo (fino a 165 metri), e costituisce una riserva d’acqua per la città. È situato entro un complesso di cavità crateriche nella sezione centrale degli antichi vulcani Sabatini, di cui gli attuali monti Sabatini, immediatamente a nord del lago, rappresentano la fascia più elevata. Il lago di Martignano invece è più piccolo e arriva a una profondità massima di 53 metri. Situato nei monti Sabatini, a circa 2 km dalla sponda orientale del lago di Bracciano, occupa il cratere di un vulcano spento.

Le colline che circondano i laghi sono ricche di pascoli e coltivi, i boschi occupano circa 6000 ettari. La varietà ambientale è notevole: da un lato gli ecosistemi d'acqua dolce, dall'altro la presenza di una successione di vegetazione quasi completa, che dalla macchia mediterranea va sino alla faggeta. I laghi  caratterizzano anche la fauna del parco: vi sono moltissimi uccelli acquatici. Un tempo essi si concentravano quasi esclusivamente nell'ansa di Trevignano, denominata ‘Le Pantane’, poiché l’area era preclusa alla caccia. Oggi invece è possibile osservare gruppi di anatre e folaghe un po' dovunque. Non mancano nemmeno esemplari di mammiferi, come il gatto selvatico, la lepre italica, il ghiro, il topo quercino, il moscardino, la martora, il tasso, lo scoiattolo, per citarne solo alcuni. Tra gli anfibi ricordiamo la salamandrina dagli occhiali, il tritone crestato, il tritone punteggiato, il rospo comune, la raganella italica, la rana verde e quella italica. Rettili, insetti e pesci completano il ricco quadro faunistico del parco.

Nell’area protetta sono stati predisposti dei percorsi per l’esplorazione: le Ciclovie Sabatine sono due sentieri percorribili in bici, a cavallo e a piedi, dotati di pannelli tematici ambientali-paesaggistici che illustrano le principali caratteristiche del comprensorio sabatino. Altri otto percorsi sono disponibili per i visitatori e hanno una durata media di 2 ore di cammino.

I fondali del lago di Bracciano sono stati oggetto di ricerche archeologiche sistematiche a partire dal 1976, che hanno rivelato la presenza di numerosi insediamenti perilacustri dell'Età del Bronzo e del Ferro. La scoperta più clamorosa è però avvenuta in circostanze fortuite: nel 1989, in località La Marmotta, i lavori di posa in opera di una tubatura evidenziarono la presenza di un abitato di età neolitica. I resti (pali, tavolati, ceramica) giacevano sommersi a circa 360 metri dalla riva e, nel 1992, ebbe inizio la prima campagna di scavo. Due anni più tardi, fu localizzata una grande piroga monossile, ricavata da un tronco di quercia e lunga 10,5 metri. Le datazioni assolute calibrate permettono di attribuire l'imbarcazione al 5500 a.C., una data conforme agli altri risultati ottenuti grazie alle analisi radiocarboniche: tutti i reperti del villaggio della Marmotta analizzati hanno infatti fornito date che oscillano tra il 5690 e il 5260 a.C. La prosecuzione delle ricerche sistematiche condotte in località La Marmotta ha portato, nel 1999, a una nuova importante scoperta. È stata infatti localizzata un'altra piroga monossile, anch'essa ricavata da un tronco di quercia, lunga circa 5,5 metri. L'imbarcazione proviene da un'area del villaggio diversa da quella in cui era stato rinvenuto l'esemplare precedente e, sulla base delle osservazioni stratigrafiche, è certamente più antica. Essa risale alle prime fasi di vita dell'insediamento neolitico de La Marmotta ed è databile in un periodo compreso fra 6000 e 5700 anni prima di Cristo. Oltre a una maggiore antichità, questa seconda piroga presenta anche caratteristiche strutturali che la differenziano dalla precedente e ne fanno un tipo di imbarcazione finora sconosciuto per epoche così remote.

Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano
Via Aurelio Saffi, 4/A - 00062 Bracciano (RM)

www.parcobracciano.it