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Sulle orme di Zeno Colò

All'Abetone, in provincia di Pistoia, neve e sport nel cuore degli Appennini

All'Abetone, in provincia di Pistoia, neve e sport nel cuore degli Appennini

Non solo sono le Dolomiti e le Alpi le protagoniste della neve nel nostro Paese. Sparse lungo tutto lo stivale si trovano infatti località sciistiche forse meno note e ‘di tendenza’, ma comunque ben attrezzate per regalare, a chi volesse godersi qualche giorno di divertimenti o anche una sola giornata sulla neve, un soggiorno più economico, o semplicemente più a portata di mano. Al confine tra la Toscana e l’Emilia-Romagna, in provincia di Pistoia, si trova l’Abetone, un piccolo comune di poco più che seicento persone, divenuto nel corso degli anni un’importante meta sciistica della zona. Il luogo è diventato famoso perché nel lontano 1920 dette i natali a Zeno Colò, uno dei migliori sciatori italiani di sempre, che proprio su queste nevi mosse i primi passi sugli sci. 

Con alle spalle un passato carico di storia, che vide il leggendario Annibale valicare questi monti (sul posto si trova proprio il ‘Passo di Annibale’) ai tempi del suo tentativo di conquista dell’antica Roma nel 217 a.C., l’Abetone vanta al giorno d’oggi un complesso sciistico ricco di piste e di attrazioni per chi sceglie un soggiorno all’insegna dello sport. Situato nell’alta valle del Sestaione a 1338 metri di quota, è composto da circa 50 chilometri di piste (di ogni difficoltà) servite da 22 impianti di risalita e 15 chilometri per lo sci di fondo. La più celebre è certamente la Zeno 1, la celebre nera di circa 1300 metri per un dislivello di oltre 350 perfetta per chi, già navigato nello sport, vuole divertirsi sfidando le pendenze godendosi un’immersione nella natura. Chi predilige invece un’esperienza meno impegnativa e più rilassante, non ha che da lanciarsi nei tre chilometri della Stucchi che scende quasi 600 metri di dislivello.

Naturalmente non mancano i campi scuola per chi si trovasse alle prime armi e volesse semplicemente provare a ‘domare’ gli sci, o lo snow park Pulicchio attrezzato di tutte le strutture necessarie per chi ama unire alla passione per lo sci la spettacolarità di salti e percorsi rocamboleschi. Circondati dalla vegetazione appenninica si trovano tre terrazzamenti muniti di box rail, kicker, kink e altre attrazioni, che possono essere sconosciute ai più ma sono molto familiari agli appassionati di questa variante dello sport invernale più celebre. A vegliare su tutto il comprensorio, per garantire un po’ di relax e la possibilità di fare uno spuntino, si trovano quattro rifugi sulle piste posizionati nei punti strategici per ammirare il panorama delle vette innevate e raggiungibili con gli sci ai piedi.

Trovandosi proprio al confine tra due regioni con una storia culinaria invidiata e gustata in tutto il mondo, un soggiorno all’Abetone non può prescindere dalla sperimentazione delle ricette locali. I funghi porcini secchi, le marmellate di frutti di bosco, formaggi di pecora e mucca, salumi e i celeberrimi vini toscani arricchiscono le tavole del posto con piatti tipicamente montani e di stagione. Non manca infine l’opportunità di un’alternativa allo sci: particolarmente noto è il Ponte sospeso (a Mammiano Basso), un passaggio pedonale di 220 metri che raggiunge i 40 metri di altezza. Un tempo utilizzato come scorciatoia per attraversare la zona, oggi è diventato principalmente una meta turistica che mette a dura prova le vertigini di chi lo attraversa regalando in cambio una vista unica sulla valle e una buona dose di adrenalina. 

Passeggiando all’interno del paese, invece, si incontrano le piramidi: due strutture in marmo che simboleggiavano il confine storico tra il Gran Ducato di Toscana e il Ducato di Modena. Allo stesso tempo si può scegliere una passeggiata all’interno dell’Orto botanico, in particolare nel Sentiero dei Funghi,  dove crescono le piante tipiche dell’ambiente appenninico e alcune rarità come la Vedovella, il Giglio martagone e il Ginepro nano. Nei dintorni dell’Abetone (il cui nome deriva dal fatto che, durante la costruzione dell’omonimo passo nel 1766, fu abbattuto un enorme abete che bloccava i lavori) passa anche la Via Francigena. Il famoso sentiero, che collegava Roma a Santiago de Compostela, attraversava i dintorni del paese per un tratto, ancora percorribile, lungo 2,5 km e denominato ‘Via Francesca della Sambuca’.

www.abetone.it
www.abetone.com