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Camogli, sapore di mare

La Sagra del Pesce del colorato borgo ligure

La Sagra del Pesce del colorato borgo ligure

Nell’insenatura dove si trova Camogli è caldo tutto l’anno. Se capita di essere lì d’inverno, in una giornata di sole, è possibile sdraiarsi sulla spiaggia e godere di un tepore primaverile, riparati dalle brezze invernali. Quale luogo può essere migliore, perciò, anche come attracco per le navi? Camogli nell’Ottocento era la ‘città dei mille velieri’, porto importante dove la pesca era l’attività principale e nel 1852 fu creata per la prima volta una polizza assicurativa per le navi.

Tutto quello che riguarda Camogli è legato al mare: il nome stesso, la pesca, il centro abitato, le feste. La tradizione fa derivare l’origine del nome, infatti, a ‘Ca’ delle mogli’, riferendosi al fatto che, essendo gli uomini quasi solo marinai, in paese rimanevano per gran parte dell’anno solo le donne; oppure significa ‘case a mucchi’, vista la pendenza del terreno che ha costretto a costruire le case alte e strette. La realtà forse è più semplice: il nome deriverebbe da antichi dèi etruschi o gallo-celti e dalla collocazione rispetto alla via romana soprastante.

A maggio, esattamente domenica 11, si tiene la Sagra del Pesce. Una tradizione che risale ormai al 1952, quando si decise di festeggiare il patrono del paese, san Fortunato, regalando una frittura ai visitatori e ai turisti di passaggio; sì, il pesce fritto viene effettivamente offerto, a dispetto della proverbiale tirchieria dei liguri! Il sabato precedente la festa si ha infatti la celebrazione religiosa, poi la processione dell’Arca e il suggestivo incendio dei falò sulla spiaggia.

La grande padella nella quale si fa la frittura è ormai leggendaria. Quella che viene utilizzata attualmente è d’acciaio ed stata realizzata nel 2001, ha un diametro di quasi 4 metri e sono necessari 1000 litri di olio per la cottura. Nel corso degli anni molte località, anche estere, hanno richiesto la padella per offrire un’ottima frittura di pesce in occasione delle loro feste. 

La cornice di questa manifestazione è unica: il promontorio roccioso sul quale sorge la chiesa dell’Assunta fa da spartiacque tra il porticciolo e la spiaggia di sassi. Le case colorate, alte anche sei o sette piani, fanno da fondale per questo palcoscenico. All’interno i gradini sono altissimi, e spesso manca l’ascensore. Ma la collina è talmente a ridosso delle case che le scale possono essere raggiunte nei primi piani con i vicoletti che rimontano la pendenza del borgo, sul retro, oppure percorrendo le strade cittadine che corrono parallele al mare.

Abitato anticamente dai Liguri Casmonati, sotto la giurisdizione di Genova dal 1223, Camogli beneficiò della protezione della repubblica nei commerci e nelle attività marinare. Nell’Ottocento la sua marineria conobbe un grande splendore: dopo la distruzione della flotta ligure ad Abukir (1798), nello scontro che oppose Napoleone agli inglesi, i camogliesi investirono cospicui capitali nella costruzione di velieri mercantili e giunsero ad avere una delle flotte più numerose d’Europa.

Di origine medievale (XII secolo), ma oggetto di successive ristrutturazioni, è la basilica di Santa Maria Assunta, in suggestiva posizione sul promontorio proteso nel golfo ‘Isola’, chiamato così perché effettivamente, fino al Cinquecento, era una vera isola. In posizione adiacente ma più elevata è il castello della Dragonara, di cui rimangono solo rovine, eretto a picco sul mare nel XII secolo, che conserva la massiccia torre quadrata. L’interessante Museo Marinaro ‘Gio Bono Ferrari’ ripercorre, attraverso cimeli, strumenti navali, stampe e dipinti la storia della marineria locale dal XVIII secolo a oggi.

Un’altra meta d’obbligo per capire Camogli e i suoi abitanti è il Santuario di Nostra Signora del Boschetto, appena sopra il paese. La chiesa si presenta ricca di affreschi e di sculture offerti dalla fede e dal sacrificio dei naviganti, che rinunciavano alla loro razione di vino durante l’imbarco purché l’armatore ne versasse l’importo, in denaro, al santuario. La sua caratteristica più interessante però è la ricchissima raccolta di ex voto, vivaci testimonianze di ringraziamento dei marinai di ritorno dalla navigazione. La sua festa si celebra la prima domenica di settembre. Altra grande festa è la processione della Stella Maris, la prima domenica di agosto, dedicata alla Madonna, le cui origini risalgono al Quattrocento. Ancora oggi un gran numero di imbarcazioni di tutti i tipi parte da Camogli e raggiunge Punta Chiappa, dove viene celebrata una messa. La sera, a chiusura della festa, vengono messi a galleggiare in mare centinaia di lumini, offrendo uno spettacolo straordinario.

www.comune.camogli.ge.it