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In scena le stelle di Bookcity al Planetario di Milano

L’osservatorio astronomico milanese sede di incontri ed eventi per Bookcity, l'evento che chiama a raccolta gli editori italiani.

L’osservatorio astronomico milanese sede di incontri ed eventi per Bookcity, l'evento che chiama a raccolta gli editori italiani.
Guardare di notte un cielo sereno, pieno di stelle come non se ne vedono mai. Questo purtroppo è ormai impossibile in città, dove l’inquinamento luminoso dei lampioni e delle insegne impedisce di vedere il cielo in tutto il suo fascino. A Milano esiste però il Planetario, una piccola struttura con una cupola per tetto, dove è possibile vivere la magia di una splendida notte stellata. E lo spettacolo è suggestivo per tutti, grandi e piccini.
 

In occasione di Bookcity, il Planetario sarà il palcoscenico per 3 eventi eccezionali, legati alle stelle e ai libri 

  • venerdì 14 novembre alle 21, l’astronauta Umberto Guidoni, primo europeo a salire sulla Stazione Spaziale Internazionale, racconterà la sua esperienza nel cielo nell’incontro "Odissea nello spazio".
  • sabato 16, invece, dalle 15 e alle 17, Alessandro Bergonzoni, comico e scrittore, incanterà gli spettatori con i suoi incredibili monologhi e giochi di parole in "Aprimi cielo!", lavorando sul tema del cielo e dell’astronomia
  • domenica 16, infine, alle 20.30, sarà ospite una vera stella del cinema: Giancarlo Giannini, che racconterà la sua vita e le sue esperienze sul set.

Potete trovare tutto il programma qui.

Il Planetario è in pieno centro, ai bordi dei Giardini di Porta Venezia e a pochi passi dal Museo Civico di Storia Naturale. La sua costruzione risale al 1929 (fu inaugurato nel 1930), ed è un dono dell’editore Ulrico Hoepli. Dopo aver acquistato una libreria in centro di Milano, divenne anche editore: si mise a pubblicare testi tecnico-scientifici, e fu lui a inventare la parola ‘manuale’ (traducendo dall’inglese handbook) per indicare proprio quei testi pratici, di cui era editore, di argomento tecnico. Grande mecenate, decise di ringraziare la città che lo aveva accolto donando il Planetario.
 
Da anni, infatti, Hoepli era editore delle pubblicazioni dell’osservatorio astronomico di Brera e aveva conosciuto anche il famoso astronomo Giovanni Schiaparelli. Il progetto fu affidato all’architetto Piero Portaluppi, che così motivò la scelta del luogo, volendo «scoprire quasi una zona di raccoglimento ai margini stessi della vita cittadina che mettesse in grado chiunque […] di dimenticare per poco la febbre che spinge ciascuno di noi alla rincorsa folle di un suo particolare tormento e di lanciare il proprio pensiero, senza eccessivi sforzi della fantasia e nella più riposante tranquillità, in scorribande incommensurabili dietro il pellegrinare delle stelle».
 
I milanesi hanno sempre frequentato volentieri e con interesse il Planetario; negli anni Sessanta del Novecento il pubblico crebbe notevolmente grazie ai voli aerospaziali. Nel 1969 venne proiettato qui il filmato dello sbarco sulla Luna, in esclusiva per l’Italia, e quell’anno si superarono le 150.000 presenze.   
 
Gli incontri sono organizzati solitamente la sera oppure la domenica pomeriggio: all’inizio di ogni mese, per esempio, la "chiacchierata" dell’esperto è dedicata alla descrizione del cielo di quel periodo. In altri casi, invece, soprattutto la sera, sono organizzate vere e proprie conferenze dedicate all’astronomia, anche più specifiche. Per le scuole, dai 5 fino ai 18 anni, si organizzano invece incontri di differente tema e livello. Le attività per i bambini hanno lo scopo di avvicinare i piccoli spettatori all’affascinante mondo del cielo e degli astri. Per esempio, attraverso uno spettacolo teatrale si raccontano fiabe o storie legate all’astronomia, anche con l’uso della musica.