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Sulla mitica Route 66, un viaggio tra sogno e realtà

Un percorso automobilistico lungo circa 1000 chilometri tra New Mexico e Arizona, respirando gli anni Cinquanta e Far West on the road.

Un percorso automobilistico lungo circa 1000 chilometri tra New Mexico e Arizona, respirando gli anni Cinquanta e Far West on the road.

Un mito, una leggenda, un sogno: la Route 66 è la strada per eccellenza, quella su cui si basano le storie ‘on the road’ dell’America, che significano l’andare lontano, l’avventura. Aperta nel 1926, collegava Chicago, nell’Illinois, sulle rive del lago Michigan, con la spiaggia di Santa Monica, in California, affacciata sull’oceano Pacifico. Lunga circa 3800 chilometri, fu il tracciato percorso da tante famiglie che durante la Grande Depressione si spostarono dalle polverose pianure centrali verso ovest, in cerca di fortuna.

Oggi la Route 66 è stata rimpiazzata in gran parte da altre autostrade, ma è possibile percorrerne diversi chilometri seguendo le indicazioni della I-40 

Inoltre alcuni percorsi originari sono indicati con il cartello Historic Route 66. Il tratto qui descritto si snoda da Glenrio, in New Mexico, fino a Topock, in Arizona; qui è possibile incontrare lungo la strada vecchi motel anni Cinquanta e città dove il tempo sembra essersi fermato. 

 
Glenrio si trova al confine tra Texas e New Mexico; è una città fantasma, da cui si diparte la I-40. Attraversando un paesaggio arido e desolato si tocca Tucumcari, quindi all’altezza di Moriarty, piccolo centro agricolo del New Mexico, si prende la N. Mex. 333 fino ad arrivare ad Albuquerque: la città, di origine spagnola, conserva ancora le vestigia del periodo d’oro della strada, come il KiMo Theatre, in stile Pueblo Deco, del 1927. 
 
Il viaggio prosegue sulla I-40, poi sulle N. Mex. 122 e N. Mex. 118, riprendendo poi la I-40 per raggiungere Holbrook. Capoluogo della contea di Navajo, è punto di partenza per un’escursione alla Petrified Forest National Park, la foresta pietrificata di alberi vissuti 200 milioni di anni fa. In città potrete trascorrere la notte nel Wigwam Motel, dove le camere hanno la forma dei tepees indiani!
 
Si arriva poi a Flagstaff, base per una deviazione al Grand Canyon, quindi si lascia la I-40 per la US 180/Historic Route 66. Il paesaggio diventa piuttosto arido e si alterna a foreste di pini; si supera Ash Fork, si abbandona l’autostrada e si prosegue sulla Route 66. Qui si trova ancora l’antico sapore della strada, nei centri abitati come Seligman che conservano drive in, motel e negozi anni Cinquanta. A Kingman merita una visita l’Historic Route 66 Museum: troverete documenti e oggetti che raccontano la storia di questa strada e di coloro che l’hanno percorsa in cerca di una vita migliore. Auto d’epoca, diorami, fotografie, per un incredibile tuffo nel passato.
 
Per raggiungere il punto di arrivo, il fiume Colorado e Topock, ci si deve inerpicare fino al Sitgreaves Pass, un valico a oltre 1000 metri di altezza dove il percorso si fa ardito e permette la visione di tramonti straordinari. Si scende poi a Oatman: un’antica città mineraria in perfetto stile western, con tanto di saloon e prigione. Qui l’atmosfera è talmente irreale che non è chiaro se quello che vediamo è realtà o fantasia: i piccoli asini utilizzati un tempo in miniera, i pochissimi abitanti, il risuonare non troppo lontano di una sparatoria.