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Il borgo murato di Panicale è da vedere!

Su uno sperone che domina il lago Trasimeno sorge questo splendido paesino umbro, noto anche per la lavorazione del prezioso tulle.

Su uno sperone che domina il lago Trasimeno sorge questo splendido paesino umbro, noto anche per la lavorazione del prezioso tulle.

Autunno è tempo di weekend: godetevi i fine settimana andando alla scoperta dei tanti e bellissimi borghi che punteggiano l’Italia. Oggi vogliamo consigliarvi un luogo speciale e senza tempo: Panicale, in Umbria.

La storia di questo borgo comincia in epoca longobarda e sembra che il tempo si sia fermato proprio in quel periodo

Entrandovi da Porta Perugina si arriva in piazza Umberto I, ornata da una fontana frutto della trasformazione di una cisterna ottagonale della fine del XV secolo. Qui si erge il trecentesco Palazzo Pretorio, ricco di stemmi e iscrizioni.

L’infilata di via Vannucci e viale Belvedere porta alla chiesa di San Sebastiano, del XV-XVI secolo, che conserva il bellissimo Martirio di San Sebastiano del Perugino

Piazza San Michele, invece, dà nome alla collegiata di San Michele Arcangelo, fondata nell’alto Medioevo ma rifatta alla fine del XVII secolo.
 
Sebbene non sia nato a Panicale ma in Valdarno, in Toscana, al celebre pittore Masolino da Panicale è dedicata piazza Masolino. Vi prospetta la facciata in arenaria del palazzo del Podestà. 
 
Fuori dalle mura del paese si incontra la chiesa della Madonna della Neve, nota anche con il nome di Madonna della Sbarra, perché in questo luogo una volta si trovava un casello daziario. La facciata è in stile rinascimentale toscano. Nascosta tra le case c’è anche l’ex chiesa di Sant’Agostino (XV-XVI secolo), al cui interno sono conservate decorazioni ad affresco, in parte del Perugino. Nella chiesa si trova anche il Museo del tulle, manufatto artigianale per cui Panicale è molto noto. 
 
Nei dintorni si può visitare anche il paese di Paciano, da cui si abbracciano con lo sguardo i laghi di Chiusi, Montepulciano e Trasimeno. Da vedere anche il santuario della Madonna di Mongiovino, quello della Madonna delle Grondici e il borgo di Piegaro.