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I ballerini di Tammurriata - Nuove tribù metropolitane

I ballerini di Tammurriata - Nuove tribù metropolitane. Tutti a scuola di tammurriata da Zi’ Riccard’. L’antico ballo di corteggiamento nella versione di Somma Vesuviana.

Carta d’identità

  • Nome: tammurriata (la tammorra o tammurro è il tamburo che batte il ritmo principale del ballo
  • Luogo di nascita: zone rurali della Campania
  • Segni particolari
    La tammurriata, chiamata anche “ballo sul tamburo”, fa parte della famiglia della tarantella meridionale. Questa danza tradizionale viene ballata, con stili diversi, in un’area abbastanza estesa del Sud Italia comprendente la bassa valle del Volturno, il Casertano, le zone circumvesuviane sino all'agro-nocerino, il Nolano e la Costiera Amalfitana.

In pratica

  • Dove: da Zi’ Riccard’, via Bianchetto 53, traversa Caprio – Rione Trieste, frazione di Somma Vesuviana (NA)
  • Quando: ogni lunedì, dalle 20:00 in poi

Autore
Valentina Mele

Regia
Valentina Mele
Valeria Spera

Producer
Valentina Mele

Interpreti
Riccardo Esposito Abate
Valentina Mele

Operatori
Enrico Boccato
Valentina Mele
Valeria Spera

Montaggio
Valentina Mele

Esperto
Riccardo Esposito Abate

Si ringrazia
La paranza di Zi' Riccard' 
Le donne della tammorra

  • I testi delle canzoni, generalmente in versi endecasillabi, non sono fissi, ma vengono lasciati alla libera ed estemporanea interpretazione del cantore. Durante il canto, infatti, i coristi attingono al vasto repertorio di strofe tramandato da un antico linguaggio magico-rituale, accostandole tra loro per analogia secondo l'ispirazione del momento e modificandone di volta in volta la struttura e la modulazione.
    Questa libertà di improvvisazione rende ogni performance un unicum, irripetibile testimonianza di una tradizione ancora oggi molto viva.
  • La tammorra ha origine molto antiche: un tamburo simile era già conosciuto al tempo dei Fenici e gli antichi Greci lo utilizzavano nei loro rituali religiosi.
    Tale valenza magico-religiosa è arrivata fino ai nostri giorni nel modo di impugnare lo strumento. Quando viene tenuto con la mano sinistra e percosso con la destra si dice che è suonato alla maniera maschile, all'opposto, invece, si dice che viene suonato alla maniera femminile: nella simbologia rituale delle antiche culture infatti il lato destro è identificato con la parte maschile, il sinistro con quella femminile. L'inversione dell'impugnatura dello strumento indica un rovesciamento dei segni del rituale.

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