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E gioia sia, il nuovo libro di Chiara Amirante

Un libro ispirato da un movimento laico che da circa un ventennio contribuisce a rendere migliori le vite di coloro che sono ignorati dalla società

Un libro ispirato da un movimento laico che da circa un ventennio contribuisce a rendere migliori le vite di coloro che sono ignorati dalla società

È uscito da poco in libreria E gioia sia, il nuovo volume firmato da Chiara Amirante, la fondatrice e presidente della Comunità Nuovi Orizzonti, un movimento laico ispirato ai precetti evangelici che si prefigge l'obiettivo di aiutare coloro che si trovano in situazioni di disagio sociale.

L'autrice sin dall'età di 21 anni ha iniziato a frequentare la stazione Termini di Roma nelle ore notturne, allo scopo di incontrare e conoscere quello che viene definito il popolo della notte.

Dietro questa definizione si nasconde un'umanità variegata accomunata solo dalla difficoltà esistenziale: tossicodipendenti, barboni, alcolisti, prostitute, ex carcerati, sieropositivi.

Da questa esperienza è nato l'impegno nel volontariato di Chiara, che a partire dal 1992 inizia a fondare numerosi centri di recupero per il reintegro degli emarginati

La sua attività di evangelizzazione di strada è stata riconosciuta anche dal Vaticano, che in varie forme e in più occasioni ha mostrato di sostenere l'opera di solidarietà della Amirante.

Lo stesso omaggio le è stato tributato anche dalla città di Roma che le ha assegnato il Premio Campidoglio.

E gioia sia è il tentativo letterario della scrittrice di far comprendere a tutti che è sempre possibile essere felici, basta trovare la forza per riconoscere il dolore e la beatitudine che inaspettatamente possono capitare nella vita.

Grazie alla sua esperienza di lotta quotidiana la Amirante racconta del vuoto, della tristezza e della solitudine che caratterizza una società che rende sempre più isolati e che si rifugia nei proclami senza costruire reti di aiuto concrete.

In E gioia sia c'è quindi la proposta di un superamento del giudizio altrui e la conquista di una nuova libertà, non disgiunta dall'ipotesi di un nuovo modello sociale in cui tutti possano essere in grado di sorridere.