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Cuore

Cosa vuoi essere: un aquilone o una pallina da flipper?

Cosa vuoi essere: un aquilone o una pallina da flipper?

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Desiderare senza essere ricambiate, sentirsi deboli, vulnerabili e senza personalità. A tutte, almeno una volta nella vita, è capitato di sentirsi come palline da flipper ...

Ogni coppia ha una storia diversa da raccontare e per quanto sia bella e particolare, c’è sempre un fase segnata da difficoltà, dubbi e preoccupazioni

Ciao Emme,

sono una ragazza di 28 anni ma mi sento una ragazzina di 15 anni da due mesi a questa parte e non riesco a smettere...Ti spiego: ho una relazione a distanza con il mio ragazzo...inizialmente era tutto ok, quasi bello, lui veniva da me io andavo da lui...insomma un’esperienza tutto sommato positiva. Poi ecco che puntualmente le cose cambiano, perché forse cambiano ma io non mi sento pronta a farle cambiare, lui diventa meno presente, poco sincero e più freddo e io letteralmente impazzisco... sono due mesi che non facciamo altro che litigare e io ogni volta faccio un passo indietro. mi sento debole, vulnerabile e insicura. Lui dice di voler chiudere e mi ha lasciata 3 settimane ma poi mi sono fatta sentire e ora sto partendo per andare da lui. Ti prego fammi ritrovare un po’ di dignità perché non la vedo da mesi.

M.

Maya Risponde

Da Emme a M: la prima cosa che mi sento di dirti è che siamo stati tutti palline da flipper.

Capitano quelle storie in cui fai di tutto, sbatti contro qualunque cosa eppure poi lo richiami.

Si, si, lo richiami tu.

E’ un secondo eh, mentre digiti frasi ad minchiam che dovrebbero farti sembrare disinteressata, distante, tutta presa con la tua vita per poi fornirti quegli alibi meravigliosi…
Ecco sia messo a verbale che: se riscriviamo a uno che lampeggia, ci desidera quanto una colonscopia, con cui litighiamo, che magari ci ha pure già dato il foglio di via, siamo liberissime, ma siamo anche delle pupazze.
Credo che nella vita si debba scegliere se essere un aquilone, non una pallina da flipper.
Che si debba cercare una persona che ci tiene il filo con delicatezza e ci aiuta a fare quello per cui siamo fatti: volare.
Hai 28 anni, hai fatto un po’ il flipper e come tutte quelle prima di te non ci hai guadagnato nulla.
Tesoro mio, ma chi te lo fa fare?
Ma chi lo dice che l’amore sia litigare e salire su un treno per andare da uno con cui non funziona.
Impara presto che accanite non siamo certo più amabili.
L’amore dovrebbe essere forte e leggero, perché la parte difficile la si divide in due.
I giri fatti nel flipper, a sbattere contro tutti gli spigoli di una cosa sbagliata l’autostima te la devono far venire non nascondere.
Ti devi chiedere: ma io perché dovrei farmi andare bene questo?
Io sto meglio senza.
E lo sai che è vero, anche se la noia, la solitudine, il fatto che ce ne piace uno ogni 3456 anni spesso ci rimettono le dita sul telefono e ci fanno scrivere “E tu come stai?”
E poi vorresti lanciare il telefono contro il muro.
E provi seriamente a soffocarti col piumone.
E se non risponde muori.
E se risponde bene che vada è un altro giro di flipper.
Scegli di essere un aquilone cazzo.
Un aquilone a questo non glielo daresti in mano. MAI.
L’amore fa fare cose, cantava Fossati.
Ecco M, ascoltatela un po’ questa bella canzone.
La dignità non posso dartela ma la musica può aprire i cassetti dove l’hai chiusa.
E mi raccomando! Flipper NO. Aquilone SI. SEMPRE.

 

 

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