Alimentazione
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Cancro: nessun rischio per chi beve caffè

Il caffè è stato accusato di aumentare il rischio di cancro, ma gli esperti sono tornati sui loro passi. Scopri perché non rinunciare a questa bevanda!

Il caffè è stato accusato di aumentare il rischio di cancro, ma gli esperti sono tornati sui loro passi. Scopri perché non rinunciare a questa bevanda!

Il caffè è una delle bevande più amate degli italiani. Ora una nuova presa di posizione degli esperti dell'Iarc, l'International Agency for Research on Cancer dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) rassicura tutti quei suoi amanti che erano preoccupati per i rischi associati al suo consumo.

L'Iarc ha declassato il caffè dalla sua posizione di possibile cancerogeno, dichiarando che non ci sono sufficienti prove del legame tra il consumo di questa bevanda e il rischio di cancro

Già in analisi condotte in passato – in particolare, nella monografia sul rischio di carcinogenesi risalente al 1991 – gli esperti dell'Iarc avevano concluso che le prove della cancerogenicità del caffè fossero limitate o inadeguate.

Ciononostante, la bevanda era stata inclusa già all'epoca nel Gruppo 2B delle sostanze “probabilmente cancerogene”, specificando che i rischi riguardavano la vescica.

Non so bene perché il caffè sia stato inizialmente inserito in una categoria [di rischio] più alta [rispetto a quella attuale]”, ha commentato Owen Yang, epideniologo dell'Università di Oxford.

Yang, che in passato si è occupato del possibile legame tra caffè e cancro, ha spiegato che “le migliori prove a disposizione suggeriscono che il caffè non aumenta il rischio di cancro”.

Ora anche l'Iarc ammette che le prove a disposizione sono insufficienti perché si possa affermare che il caffè potrebbe causare il cancro.

La notizia è stata accolta con favore anche dal Comitato Italiano del caffè che, nella persona del suo presidente Mario Cerutti, ha espresso la sua soddisfazione.

Sono confermati", sottolinea Cerutti, "gli esiti positivi dei numerosi studi e metanalisi pubblicati dopo l'ultima valutazione Iarc del 1991”.

Cerutti evidenzia inoltre come studi più recenti abbiano addirittura portato a prendere in considerazione la possibilità che il caffè possa proteggere da alcune forme tumorali, come il cancro al fegato e quello all'endometrio.

Non solo, il Comitato Italiano del Caffè ricorda anche come un consumo moderato di questa bevanda (da 3 a 5 tazzine al giorno) sia stato associato a diversi benefici fisiologici, da una migliore memoria alla riduzione di malattie neurodegenerative, passando anche per la prevenzione del diabete di tipo 2 e di alcune malattie epatiche.

Il consumo di caffè, insomma, sembra poter essere incluso a diritto in uno stile di vita salutare.

Bisogna però ricordare che in alcune fasi della vita, ad esempio durante la gravidanza, è bene non eccedere con l'apporto quotidiano di caffeina. In caso di dubbi la scelta migliore per non correre rischi resta sempre chiedere consiglio al proprio medico.

Foto: © r_am – Fotolia.com
Fonte: U.S.News  

Tipsby Dea

Attenzione alle bevande troppo calde

L'Iarc avverte sui rischi associati al consumo di bevande troppo calde (65-70 °C): che si tratti di caffè, tè o qualunque altro infuso, potrebbe aumentare il rischio di cancro all'esofago.