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Alimentazione, pasti regolari aiutano a proteggere il cuore

Fare pasti regolari è importante, forse tanto quanto mangiare bene. Scopri i benefici dell'alimentazione per il cuore! 

Fare pasti regolari è importante, forse tanto quanto mangiare bene. Scopri i benefici dell'alimentazione per il cuore! 

Nella frenesia che caratterizza lo stile di vita moderno è facile trovare una buona scusa per giustificare il fatto di non occuparsi a dovere della propria alimentazione. Eppure dedicarle il giusto tempo e il giusto spazio, garantendosi il più possibile pasti regolari, aiuta a proteggere la salute, riducendo ad esempio il rischio di ritrovarsi alle prese con malattie che possono colpire il cuore.

A sottolineare l'importanza della regolarità dei pasti è l'American Heart Association, che ha pubblicato sulle pagine della rivista Circulation una nuova opinione scientifica sul tema.

Pianificare i pasti principali e gli spuntini da fare nel corso della giornata può aiutare a ridurre il rischio cardiovascolare

Gli esperti non intendono mettere in secondo piano la qualità dell'alimentazione: mangiare frutta e verdura in abbondanza, preferire i cereali nella loro versione integrale e limitare il consumo di carni rosse, grassi saturi, sale e zuccheri aggiunti restano principi fondamentali dai quali non è possibile prescindere se ci si vuole garantire una dieta sana ed equilibrata. Tuttavia, i dati scientifici a disposizione suggeriscono che il rischio di infarti, ictus e altri problemi cardiovascolari dipenda anche da quando e quanto spesso si mangia.

In particolare, fare sempre colazione è una buona abitudine associata a una riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare: aiuta a mantenere il colesterolo e la pressione nella norma ed è associata a una minore incidenza di obesità, malnutrizione, difetti nel metabolismo del glucosio e diabete.

L'orario e la frequenza dei pasti sono invece state associati a fattori di rischio cardiovascolare come l'obesità, pressione, colesterolo e glicemia alti, resistenza all'azione dell'insulina e riduzione della sensibilità alla sua presenza.

Come ha spiegato Marie-Pierre St-Onge, docente di medicina nutrizionale alla Columbia University di New York e primo nome della pubblicazione apparsa su Circulation, “la tempistica dei pasti potrebbe influenzare la salute a causa del suo impatto sull'orologio interno dell'organsimo. In studi condotti sugli animali, sembra che quando ricevono cibo mentre si trovano in una fase di inattività, come quando stanno dormendo, il loro orologio interno si risintonizza in un modo che può alterare il metabolismo dei nutrienti, causando un maggior aumento di peso, più resistenza all'insulina e più infiammazione”.

Prima di poter affermare che è questo il modo in cui l'organizzazione dei pasti quotidiani influenza la salute cardiovascolare dell'uomo sarà necessario condurre ulteriori studi. Nel frattempo, St-Onge e colleghi suggeriscono di “mangiare consapevolmente, facendo attenzione a programmare sia cosa che quando mangiare”.

La raccomandazione vale sia per i pasti principali che gli spuntini, in modo da ridurre al minimo il rischio di mangiare guidati dalle emozioni anche quando, in realtà, non si ha fame e, quindi, non si ha davvero bisogno di energie in più. Credi di non averne tempo? “Qualsiasi attività può trovare spazio in una fitta agenda”, ammonisce St-Onge, ricordando che 'volere è potere' anche nel caso dell'alimentazione e dell'attività fisica.


Foto: © kei907 – Fotolia.com
Fonte: American Heart Association