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Come limitare i postumi da ubriacatura con la pillola anti-sbornia (seconda parte)

Grazie alla medicina cinese si potrà forse dire addio a cerchi alla testa causati da una sbronza

Grazie alla medicina cinese si potrà forse dire addio a cerchi alla testa causati da una sbronza

Vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno non sempre è questione di ottimismo, per molti l’unica preoccupazione è riempirlo.  Ma gli effetti negativi di una sbronza si vedono al mattino. Dalla Cina potrebbe arrivare presto una soluzione.

Nella prima parte abbiamo descritto alcuni rimedi anti-sbornia ma secondo uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience,

dalla pianta dell’uva passa orientale, si può estrarre una molecola in grado di far passare la sbornia e nel tempo, dissuadere dal consumo di alcol

  • La molecola in questione è la Dmh e si ricava dai frutti ( molto simili all’uva passa) della Hovenia Dulcis, una pianta diffusa in Asia.
  • Lo studio è stato condotto dai ricercatori della University of California di Los Angeles che dai segreti della medicina cinese hanno ricavato la molecola miracolosa, per ora testata su ratti ma che potrebbe aiutare chi beve troppo.
  • I cinesi conoscono le virtù anti sbornia della hovenia dulcis da più di cinque secoli e ora gli scienziati americani stanno provando a tirarne fuori un composto capace di trattare dal punto di vista clinico chi ha problemi con l'alcol.
  • I ricercatori hanno dimostrato che la molecola Dhm funziona come scudo all'intossicazione del cervello da alcol.
  • Per il momento i test sono stati effettuati su dei ratti, i quali sono stati fatti ubriacare con una iniezione di alcol ( una dose pari a 15-20 birre in due ore per un uomo).
  • Dopo l'overdose di alcol, anche un solo milligrammo della molecola Dhm, ha velocizzato i tempi di reazione: solo 5 minuti perché le cavie recuperassero la loro "compostezza" e apparissero in qualche modo sobri.
  • Ma non è stato l’unico esperimento. Sembra infatti che la molecola riesca, nel tempo, a disincentivare il consumo di alcol. In un periodo di tre mesi, ratti abituati a grandi quantità di alcol, ma trattati con DMH, hanno spostato le loro "preferenze" dalle bevande alcoliche a drink analcolici addolciti.
  • Nel prossimo futuro il gruppo di ricercatori sperimenterà un preparato contenente Dhm anche sugli esseri umani.

Fonte: Repubblica.it

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