Cura
Cura

Come correggere l'alluce valgo con la chirurgia mininvasiva

L'alluce valgo è un problema diffuso fra le donne. Scopri come correggerlo con la chirurgia mininvasiva! 

L'alluce valgo è un problema diffuso fra le donne. Scopri come correggerlo con la chirurgia mininvasiva! 

L'alluce valgo è un problema piuttosto comune fra le donne.

Ad essere più a rischio è chi ha già superato i 45 anni, chi ha una predisposizione familiare a questo problema e chi proprio non riesce a fare a meno di scarpe dal tacco alto e dalla punta stretta.

La tipica deviazione della falange dell'alluce verso l'esterno che caratterizza questa condizione è spesso associata a dolori e a difficoltà nell'indossare le scarpe.

Bisogna rassegnarsi a dire addio alle calzature preferite? Per fortuna di tutte le donne che ne soffrono, che siano o meno amanti delle scarpe dai tacchi vertiginosi, la risposta è no.

L'alluce valgo può essere corretto velocemente con un semplice intervento di chirurgia mininvasiva che non lascia nessuna antiestetica cicatrice

Proprio perché meno invasiva rispetto agli approcci chirurgici tradizionali, questa tecnica porta anche altri vantaggi oltre all'assenza di cicatrici, in particolare una riduzione:

  • del trauma
  • del dolore
  • del tempo di degenza
  • dei tempi di recupero

Come spiega Vincenzo Langerame, ortopedico del San Pier Damiano Hospital di Faenza e G.B. Mangioni Hospital di Lecco, l'intervento prevede di eseguire solo 2 o 3 piccolissime incisioni.

Il chirurgo corregge poi le deformità guidato da una radiografia.

Al termine dell'intervento è possibile riprendere subito a camminare utilizzando un bendaggio che aiuta l'alluce a mantenere la posizione corretta e indossando un'apposita scarpa.

Tutto ciò che serve è sottoporsi prima dell'operazione a una valutazione clinico-radiologica precisa del piede sia sotto carico che in scarico. In questo modo è possibile stabilire l'entità della deviazione dell'osso.

Foto © charnsitr - Fotolia.com 

Tipsby Dea

Non solo alluce

Spesso l'alluce valgo è associato anche al piede piatto. Ciò fa sì che aumenti il rischio di secondo e terzo dito a martello. Anche questa deformità può essere corretta tramite chirurgia mininvasiva.