Alimentazione

La pausa pranzo è un momento fondamentale per staccare dal lavoro e ricaricarsi.

La pausa pranzo è un momento fondamentale per staccare dal lavoro e ricaricarsi.

La pausa pranzo è un momento fondamentale per staccare dal lavoro e ricaricarsi. Certo deve essere leggera ed equilibrata, per evitare di incorrere nella tipica sonnolenza da pranzo troppo elaborato, ma non si può assolutamente saltare, come invece purtroppo fanno in molti, con l’illusione di mangiare meno.

Il lunch ideale prevede una fonte di carboidrati complessi (pane o pasta) e verdura e frutta, ricche di vitamine, con poche calorie e un buon potere saziante, grazie alla fibra.

Chi usufruisce di una mensa aziendale, può scegliere tra un’ampia gamma di piatti, godersi un pasto in compagnia e avere la possibilità di sbucciare la frutta (condizione che ne facilita molto il consumo). Occhio, però, a non esagerare: un primo o un secondo, sempre accompagnati da verdura e frutta, in genere possono bastare. Chi non ha problemi di peso, o chi prevede di fare attività fisica, può unire primo e secondo (e verdura e frutta).

Gli amanti del “porto da casa” devono guardarsi dal rischio monotonia, visto che al mattino è poco il tempo per pensare e organizzarsi e si rischia, per pigrizia, di preparare sempre la stessa cosa. E attenzione anche a non cadere nella tentazione “mangio mentre lavoro al computer”! Il cervello deve riposare per poter riprendere al meglio. Perché, piuttosto, non attrezzare un tavolo per condividere il pasto con altri colleghi muniti di “pranzo casalingo”, creando così un ambiente accogliente?

I forzati del panino devono evitare salse e farciture troppo grasse e variare quanto più possibile il ripieno, senza mai farsi mancare le verdure - come rucola, lattuga, pomodori, peperoni e melanzane. Salame, prosciutto e mortadella non vanno consumati più di 2 volte a settimana. E se siete indecisi tra panino e tramezzino, molto meglio un buon panino, anche perché masticare ci sazia di più.

Per finire, acqua a volontà, almeno 2 litri al giorno, per evitare quel fastidioso mal di testa (che potrebbe essere causato proprio dalla disidratazione) avvertito subito dopo pranzo.