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Congiuntivite: cos'è e come si cura?

La congiuntivite è una delle affezioni più comuni dell'occhio. Scopriamo con l'esperto Domenico De Felice di cosa si tratta e come si cura

La congiuntivite è una delle affezioni più comuni dell'occhio. Scopriamo con l'esperto Domenico De Felice di cosa si tratta e come si cura

La congiuntivite è l'infezione generalmente causata da germi, batteri o virus, che colpisce il sacchetto trasparente, intensamente vascolarizzato, che ricopre la parte bianca dell'occhio (in gergo medico definito “sclera”).

La differenza sostanziale tra una congiuntivite batterica e una virale è che la prima presenta molta secrezione giallastra, prevalentemente al mattino (con l’occhio chiuso ed impastato), gonfiore della palpebra (edema) e rossore intenso; la seconda ha tutti questi segni ma molto più "sbiaditi".

La terapia principale è a base di antibiotici in collirio nei casi di congiuntivite virale per evitare una sovrapposizione batterica e colliri con associazione di antibiotico cortisonico nelle congiuntiviti batteriche in cui l’azione antinfiammatoria del cortisone è necessaria.

congiuntivite

In caso di resistenza alle terapie è buona norma eseguire un tampone congiuntivale per escludere la presenza di funghi

Un capitolo importante è poi quello della congiuntivite allergica che si presenta con:

  • gonfiore (edema)
  • rossore
  • secrezione biancastra mattutina
  • prurito

E' prevalentemente ambientale e dovuta ai pollini di fioritura primaverile.

Molto importante è che la diagnosi fatta dal medico metta in evidenza l’origine allergica del disturbo perché non vengano prescritti antibiotici inutilmente.

L'unica terapia infatti, nel caso della congiuntivite allergica, oltre il normale e quotidiano lavaggio con acqua fredda, è quella a base di colliri antistaminici.

Nei casi più complicati è necessaria un'indagine che evidenzi la causa con un test allergico: un test cutaneo (eseguito dall’allergologo) la cui reazione secondaria all’allergene utilizzato evidenzia (grazie alla comparsa del “ponfo” sulla pelle) l’appartenenza ad una classe di allergia specifica.

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