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Gravidanza: la vitamina D potrebbe aiutare a prevenire l'autismo

Carenze di vitamina D durante la gravidanza sono associate a un maggior rischio di autismo. Scopri cosa dice la ricerca scientifica!

Carenze di vitamina D durante la gravidanza sono associate a un maggior rischio di autismo. Scopri cosa dice la ricerca scientifica!

Durante la gravidanza assumere alcuni integratori favorisce un corretto sviluppo del bambino. E' questo, ad esempio, il caso dell'acido folico, raccomandato già prima del concepimento e per i primi 3 mesi di gestazione per ridurre il rischio di difetti del tubo neurale che possono portare a problemi gravi come la spina bifida. Un altro nutriente da assumere in questa delicata fase della vita sotto forma di supplementi potrebbe essere la vitamina D.

Sintetizzata nella pelle grazie all'azione dei raggi del sole, spesso la vitamina D non è sufficiente a coprire i fabbisogni dell'organismo

A rischiare carenze sono soprattutto le donne anziane e quelle obese, e quando a soffrirne sono donne incinte, a pagarne le conseguenze potrebbero essere i loro bambini.

Una ricerca pubblicata su Molecular Psychiatry ha infatti svelato che quando i livelli di vitamina D alla 20ma settimana di gravidanza sono bassi il piccolo ha una maggiore probabilità di manifestare tratti tipici dell'autismo entro i 6 anni di età.

In effetti la vitamina D, nota per il ruolo svolto nel mantenimento della salute delle ossa, è stata più volte associata allo sviluppo del cervello.

Questo studio fornisce ulteriori prove del fatto che bassi livelli di vitamina D sono associati a disturbi dello sviluppo nervoso”, ha spiegato John McGrath, esperto dell'Università del Queensland (St Lucia, Australia) e responsabile della ricerca.

McGrath ha però ricordato che l'esposizione al sole necessaria per la sintesi di vitamina D porti con sé un aumento del rischio di tumori della pelle. Per questo il suo consiglio è di assumerla sotto forma di integratori.

Perché non fare invece affidamento sul cibo? Purtroppo le fonti alimentari di dosi significative vitamina D non sono molte. Per questo la semplice alimentazione, benché varia, spesso non è sufficiente a coprire i fabbisogni quotidiani e il ricorso a integratori può diventare altamente raccomandabile.

In ogni caso, prima di assumere qualunque supplemento durante la gravidanza è importante consultarsi con il proprio medico.

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Fonte Università del Queensland