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Lo sport dei bambini: quando a scegliere sono i genitori

Secondo le statistiche sono i genitori a spingere i figli a praticare un certo sport in base ai propri gusti, senza lasciare vero spazio all'iniziativa dei figli.

Secondo le statistiche sono i genitori a spingere i figli a praticare un certo sport in base ai propri gusti, senza lasciare vero spazio all'iniziativa dei figli.

Piccoli calciatori e piccole ballerine nascono? O ci diventano? Non è semplice individuare e orientare correttamente i gusti dei propri figli in tema di sport. Spesso ci si lascia condizionare dalle mode, da quello che fanno gli altri, dagli amici e spesso da ciò che ai genitori sarebbe piaciuto fare.

E' quindi probabile che se il papà da bambino faceva calcio, spingerà il figlio a fare altrettanto, e se la mamma era forte in atletica inviterà la figlia a fare lo stesso. Oppure, se il papà è un tifoso di basket, magari vorrebbe vedere il proprio figlio praticarlo. 

Secondo le ultime ricerche emerge che il 40% dei genitori spinge i figli a praticare uno sport non in base alle loro inclinazioni, ma alle proprie preferenze.

Eppure, così facendo, non è detto che si raggiungano buoni risultati: se il bambino pratica uno sport per rispondere all'imposizione del genitore, magari non lo farà con piacere e con interesse.

Magari si iscrive il proprio figlio allo sport più in voga, o a quello in cui si potrebbe diventare campioni e ricchi, senza considerare che fare sport per un bambino dovrebbe essere prima di tutto un piacere, condizione essenziale per stimolarne l'apprendimento.

Secondo l'esperto Vincenzo Prunelli, medico e psicologo dello sport e presidente dell'associazione Nuovo Sport Giovani, lo sport è quasi diventato un lavoro, privo del necessario divertimento. Invece è proprio il gioco con poche regole lo strumento più efficace per provare cose nuove e scoprire nuove abilità.

Troppi genitori vogliono far allenare il proprio figlio per farlo diventare un campione e pretendono che lo diventi, e in fretta. 

Più avanti negli anni gli errori e le pressioni inutili lasciano dei segni difficili da cancellare: subentra la noia per lo sport, la mancanza di interesse e il soffocamento delle motivazioni. 

In età infantile, l'insistenza eccessiva del genitore, l'obbligo e la costrizione sono dei fattori negativi: i bambini cercano di soddisfare le esigenze del genitore, non le proprie. Viceversa, magari, trascura la scuola o alza le sue pretese in altri campi.

Se lo sport è puro addestramento senza spazio all'iniziativa e alla creatività, senza spazio per l'errore, quando invece esso è lo strumento per sperimentarsi, e senza valutare l'impegno ma solo il risultato, lo sport e il gioco in esso insito si trasforma in un lavoro.

E allora, come scegliere lo sport più adatto ai propri figli?

SCEGLIERE LO SPORT PER I PROPRI FIGLI

  • Scegliete sport dove i ragazzi possano misurarsi per vincere: l'insicurezza che deriva dal perdere sempre è un peso di cui è difficile liberarsi. Più il bambino è piccolo, più è giusto che giochi in libertà: è il percorso giusto per sviluppare le proprie attitudini
  • Lo sport deve piacere al bambino: il piacere è una motivazione importante, fondamentale
  • Lo sport deve essere scelto in base alle sue capacità, e deve permettergli di sviluppare, sperimentare e scoprire nuove abilità. Con lo sport il bambino deve crescere e superare il naturale senso di inadeguatezza nel fare cose nuove
    Sperimentando il nuovo, il bambino accederà a nuove conoscenze e sarà apprezzato dall'adulto, raggiungendo così due obiettivi molto importanti

Inoltre, sapevate che i bambini che fanno sport sono bambini più svegli? Leggete qui  >>