Durante i suoi viaggi ha visto tantissimi luoghi e altrettanti paesaggi. Ma quali, più di altri, sono rimasti nel cuore di Clelia D'Onofrio?
Il posto che mi è rimasto nel cuore senz'altro la bassa California, eravamo andati giù con delle fuoristrada per ripercorrere lo stesso tracciato di una famosa corsa che si chiama Baja 1000, corsa che si svolge lungo, direi, strade senza fondo, molto, molto impegnativa e molto anche emotivamente coinvolgente.
Ma l'emozione fu giungendo a La Paz verso la sera, quando alle luci dei fari, la foresta di cactus assunse ai nostri occhi delle dimensioni inaspettate, questi cactus alti quasi come alberi, alla luce dei fari sembravano dei fantasmi ondeggianti che ci venivano incontro oppure dei candelabri con le braccia all'insù, veramente un'emozione incredibile dal punto di vista naturale.
Un'altra emozione fu il viaggio in Russia, c'era ancora la cortina di ferro e fu veramente con patema d'animo che la superammo. Viaggiammo con una certa attenzione, con molto senso di responsabilità rispettando tutti i capitolati di quello che potevamo fare e non potevamo fare.
E così mi capitò di festeggiare il mio compleanno sulla Piazza Rossa, la basilica di San Basilio con tutte le sue cupole colorate, il mausoleo di Lenin, la lunga fila di persone che andava in visita al mausoleo, e poi dopo ancora, ripresa la marcia, giù, giù, giù fino in Armenia e quindi la risalita verso l'Europa attraverso tutti i paesi ancora dell'Est.
Bè, sono emozioni che non si dimenticano, veramente dei ricordi indimenticabili.