Cara Emme,
una persona l’altra sera, mentre mi lamentavo del mio essere single e del fatto i ragazzi che mi piacciono scelgono sempre le altre mi ha detto “Tu non ti prendi le cose”. Ci ho pensato molto, e ora ti chiedo, come si fa a PRENDERE QUELLO CHE SI VUOLE?
C.
Maya Risponde
Cara C,
è vero: spesso il massimo dell’aggressività che riusciamo a tirare fuori è quella del canarino mannaro, e ci facciamo un po’ spingere dalla vita, con le sue manine grandi, come se ci prendesse alle spalle e ci sballottasse avanti metro dopo metro.
E’ un po’ colpa di quella sindrome fiabesca per cui le cose magicamente capitano e tu vieni scelta.
Nelle nostre teste lo svolgimento narrativo è più o meno questo:
1)incontro casuale con uomo bellissimo
2) colpo di fulmine immediato/lento innamoramento che si compongono in 10 minuti in cui lo odi e il resto della vita in cui lo ami
3) imprevisto e litigio
4) giorno di pioggia
5) dichiarazione/Happy Ending
Nelle nostre vite lo svolgimento narrativo, invece, è più o meno questo:
4)giorno di pioggia.
Ergo le cose in un modo o nell’altro dobbiamo imparare a prendercele.
Non verremo salvate da un principe che sconfiggerà un drago, ma forse troveremo uno che avrà abbastanza fegato da sconfiggere noi e secoli di falsi taboo e regolette che ci hanno rese quello che siamo oggi, ovvero delle stramaledette mele verdi.
Un amico una volta, per spiegarmi le donne (certe donne), mi ha raccontato la storia delle mele verdi: sono belle, ti viene voglia di morderle ti aspetti che siano dolci poi invece le mordi e senti un sapore aspro e i denti stridono. Una cosa che non ti scordi più. Roba che anche se ti presentassero la Kate Moss delle mele verdi non la morderesti comunque. È un sapore che ti resta in bocca tutta la vita.
Non c’è una regola per prendere quello che si vuole, ma c’è una cosa che non si deve fare. Non si deve diventare una mela verde acida.
Resta quello che sei, e mostralo, fallo vedere, non come si raccontano le storie.
Provo io, vediamo se capisci: io sono una che si nasconde dietro a un sacco di capelli biondi e fa ridere un sacco di gente, e per anni ho aspettato uno che me li spostasse dalla faccia per vedere cosa ci fosse sotto.
Ora ho capito che devo levarmeli dalla faccia da sola, dire se una cosa mi piace e vedere cosa succede.
Ah beh, quando piango il parruccone biondo me lo piazzo ancora tutto davanti alla faccia.
Ma piango meno da quando PROVO a prendere quello che voglio.
Forza C.
Foto © jefunne - Fotolia.com
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