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EMDR, la terapia contro i traumi: cos'è e come funziona

L’EMDR è una terapia che permette di trattare traumi e disturbi post-traumatici da stress. È utile, ad esempio, in caso di lutto, gravi incidenti, abusi o violenze. 

L’EMDR è una terapia che permette di trattare traumi e disturbi post-traumatici da stress. È utile, ad esempio, in caso di lutto, gravi incidenti, abusi o violenze. 

L’EMDR è un approccio psicoterapeutico ideato nel 1989 per il trattamento dei traumi che lavora e agisce sul ricordo alla base delle esperienze negative. Dopo una o più sedute di terapia, infatti, i ricordi disturbanti si desensibilizzano, perdendo di fatto la loro carica emotiva negativa.

Nei mesi scorsi si è parlato molto di terapia EMDR, soprattutto da quando il cantante Michele Bravi e l’influencer Chiara Ferragni hanno ammesso pubblicamente di essere ricorsi a questo trattamento per affrontare e superare dei traumi del passato. 

Cos'è la terapia EMDR 

L’EMDR in psicologia è l’acronimo di "Eye Movement Desensitization and Reprocessing", ossia "Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari". Parliamo di un approccio terapeutico utilizzato per superare gravi eventi traumatici, traumi personali e per trattare esperienze stressanti dal punto di vista emotivo.

Questo approccio è stato scoperto nel 1989 dalla psicologa americana Francine Shapiro e attualmente è utilizzato come trattamento evidence-based per il disturbo da stress post-traumatico (DSPT).

Per quali tipi di traumi è indicata 

L’EMDR ha minimi effetti collaterali e può essere utilizzato per trattare una molteplicità di eventi traumatici come lutti, disastri naturali, incidenti stradali, abusi o violenze. 

Inoltre, questo trattamento è efficace anche in presenza di disturbi da stress post-traumatico, dissociativi, reattivi dell’attaccamento o disturbi dell’adattamento. 

Come si svolge la terapia 

Questa terapia segue un protocollo standard che prevede varie fasi. Dopo un’attenta anamnesi del paziente, si definisce il problema da trattare e si procede a desensibilizzare il ricordo grazie alla stimolazione bilaterale. Nel concreto, quindi, il terapeuta invita il paziente a compiere dei movimenti oculari con lo scopo di favorire una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. 

Successivamente, quando l’immagine dell’evento non è più percepita come disturbante, viene effettuata una ristrutturazione cognitiva positiva ponendo l’attenzione su pensieri, sensazioni fisiche e immaginarie così da procedere alla chiusura dell’elaborazione del ricordo. 

Cos'è il disturbo post-traumatico da stress 

Disturbo post-traumatico da stressFoto: Katarzyna Białasiewicz/123RF

Il disturbo post-traumatico da stress si manifesta a seguito di un evento traumatico estremo. La persona che ne soffre, infatti, ha assistito o ha sperimentato in prima persona situazioni che hanno implicato morte, gravi lesioni o minacce all’integrità fisica. 

Parliamo, ad esempio, di aggressioni personali, disastri, terremoti, incidenti, guerre, rapimenti, lutti o malattie gravi ed invalidanti. 

La terapia EMDR è efficace? 

La terapia EMDR è stata riconosciuta e approvata dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dall’International Society for Traumatic Stress Studies (2010) e dal nostro Ministero della salute nel 2003. 

Inoltre, nel 2013 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che questo trattamento è efficace per curare il disturbo post-traumatico da stress e traumi ad esso associati. 

Foto apertura:  Katarzyna Białasiewicz/123RF