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Perché ci si innamora online? La parola allo psicologo

Ricorrere a internet per trovare l'amore non è più un tabù, ma a volte sembra quasi che innamorarsi online sia anche più facile. La psicologa Gilda Di Nardo ci spiega perché 

Ricorrere a internet per trovare l'amore non è più un tabù, ma a volte sembra quasi che innamorarsi online sia anche più facile. La psicologa Gilda Di Nardo ci spiega perché 

La scienza dice che trovare l'amore online è possibile. Tuttavia il buon senso e i recenti fatti di cronaca ci dicono anche di fare attenzione alle truffe romantiche. Proprio queste rivelano in realtà con quanta facilità a volte ci si innamora online. Secondo una ricerca della Queensland University of Technology, le dinamiche dell'attrazione sono cambiate e si tende, con l'età, ad accettare partner sempre più diversi, purché diano attenzione.

Abbiamo chiesto alla dottoressa Gilda Di Nardo, psicologa, psicoterapeuta e autrice del libro "Trovare un partner gradito" (Sovera), perché ci innamoriamo online.

"Innanzitutto, precisiamo: online ci si infatua. L'innamoramento, quello reale, dovrebbe avvenire fuori, nel mondo reale", spiega l'esperta. "La rete ha dei fattori che facilitano l'infatuazione. Innanzitutto, si proietta il sogno che si rincorre. In più, dato che dopo i 30 si hanno più difficoltà nell'ampliare il proprio giro di relazioni, Internet diventa un posto più accogliente".

Una volta varcata la soglia dei social network o approdati su Meetic, il gran numero di iscritti seduce e rimuove le barriere affrontante nella vita reale. Il web quindi offre nuove occasioni per conoscere persone diverse.

"Lo schermo è una barriera che rende possibile liberarsi", spiega Di Nardo. Inoltre, le relazioni diventano più facili perché "alcuni sono meno abili nella relazione verbale, ci sono persone più abili a scrivere e che hanno più difficoltà a relazionarsi dal vivo".

Spegnendo lo schermo poi, quella persona non c'è più. una barriera che rende possibile liberarsi. "Ci si può aprire, ma poi si può tornare indietro, aprire e chiudere una relazione a piacimento", sottolinea la psicologa. "Inoltre, online si può cambiare: si può diventare estroversi da timidi, anche se non sempre. Poi buona parte dei naviganti oggi resta se stessa. Si va semplicemente alla ricerca di maggiori possibilità di conoscenza".

Il corteggiamento online è fatto di scrittura: manca il linguaggio non verbale e il contesto al verbale (espressioni, intonazioni, sguardi). Tuttavia, come nella vita vera, ci innamoriamo e sbagliamo online come nella vita vera. La differenza la fa l'obiettivo che ci si pone una volta iscritti.

"I giovani preferiscono Tinder, per fare conquiste più velocemente. Ma quando si va su un incontro relazionale, in cerca di una relazione cambia tutto e non cambia niente, dipende da come ci si muove", spiega Di Nardo. "Se ci si muove e si resta nel virtuale con l'illusione di trovare l'anima gemella, di realizzare un sogno, con un bisogno disperato, si rischia di rimanere intrappolati in una realtà illusoria, che poi la vita vera o le menzogne infrangono".

L'atteggiamento più sano con cui avvicinarsi e frequentare i siti di dating online deve essere realistico: si parte dal desiderio di conoscere, per poi passare dalla conoscenza virtuale a quella reale.

"Il risultato cambia anche se ci si muove col pregiudizio", sottolinea l'esperta. "C'è chi pensa che siano siti per disperati, e quindi l'impressione viene confermata anche nell'esperienza perché si parte con un'ottica negativa".

Per chi sta per avvicinarsi al mondo dell'amore online, il consiglio della psicologa è semplice: "Bisogna capire qual è il proprio bisogno. Essere single significa anche voler rimanere single e fare conoscenze, oppure trovare un compagno. Quindi bisogna scegliere il sito giusto in base al proprio bisogno. Bisogna entrare nella rete in cui ci si riconosce, in cui ci sono le persone che cerchiamo".

"Inoltre, è bene fare il proprio ingresso su queste piattaforme in modo graduale, compilare un buon profilo, decidendo se rimanere autentici o se usare qualche filtro", spiega Di Nardo. "Bisogna capire come funziona lo strumento per evitare errori di comunicazione, osservare i profili e cercare in base a quello che cerchiamo".

Non bisogna dimenticare però che "una volta che si è conosciuta una a più persone (meglio più persone), proprio come se si fosse in piazza, non bisogna dimenticare l'obiettivo: l'incontro nella vita reale".