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Sesso e Amore nel mondo

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Sesso e amore nel mondo: Berlino

A Berlino il sesso non è mai stato un tabù. Se in tempi non sospetti la capitale tedesca era già conosciuta come una città progressista, oggi è la destinazione ideale per chi vuole soddisfare ogni perversione.

A Berlino il sesso non è mai stato un tabù. Se in tempi non sospetti la capitale tedesca era già conosciuta come una città progressista, oggi è la destinazione ideale per chi vuole soddisfare ogni perversione.

«Berlino, ci son stato con Bonetti/Era un po' triste e molto grande», cantava Lucio Dalla in ‘Disperato erotico stomp’, brano del 1977 in cui la città godereccia (non per tutti, ok) era Bologna, come dimostravano la "puttana ottimista e di sinistra", il "pelo nero" in bella mostra e le "fontane a cui abbeverarsi, anche se non erano le tue". A distanza di tanti anni nel capoluogo emiliano ci si diverte sempre, ma nella capitale tedesca, sempre grande e meno triste, ancora di più. Insieme al muro, se n’è andata infatti anche la tristezza, sostituita dalla voglia di divertirsi e sperimentare. Anche nel sesso. Di questo, e non solo, parla l’episodio della docuserie di Netflix Sex & Love Around the World, in cui la giornalista Christiane Amanpour esplora il modo in cui gli abitanti di metropoli globali vivono l’amore e la sessualità.

BERLINO: CITTA’ PROGRESSISTA

Per quanto riguarda il sesso, Berlino è sempre stata una città progressista e trasgressiva. Non solo perché capitale del cabaret e in generale per la sua vita notturna: nel 1919 vide la nascita dell’Institut für Sexualwissenschaft, istituto che patrocinava contraccezione, emancipazione femminile, educazione sessuale, e sostenitore dell’accettazione sociale della comunità Lgbt. Fu il direttore Magnus Hirschfeld, infatti, a coniare il termine ‘transessuale’. Un’esperienza illuminata, chiusa bruscamente dall’ascesa del Nazismo, la cui eredità è però viva ancora oggi.

EDUCAZIONE SESSUALE

Innanzitutto, il sesso a Berlino non è un tabù. Se ne parla, eccome. A scuola, ma anche in tv, dove è trasmessa Make Love, una sorta di documentario-reality con protagonisti vere coppie tedesche, in cui il sesso viene spiegato in modo esplicito. Del team di esperti del programma fa parte Ann-Marlene Henning, che a Christiane Amanpour spiega quanto sia importante insegnare che il sesso, quello vero, non è certo quello del porno, declinato sempre (o quasi) al maschile.

Foto: olgaosa © 123RF.com

IMMIGRAZIONE

Questo messaggio, insieme alla visione del programma, è di fondamentale importanza per l’integrazione dei tanti immigrati che ogni anno arrivano in Germania. Come spiega l’educatrice sessuale Karoline Heine, che lavora con i rifugiati, può capitare che gli uomini non sappiano cosa sia il clitoride, e che le donne non abbiano mai conosciuto un orgasmo. Sesso come mezzo per la procreazione e (di conseguenza) per il piacere maschile, insomma. Per fortuna, Berlino è in prima linea per quanto riguarda l’educazione sessuale.

SESSO E PERVERSIONI

Se parliamo di sesso, le persone nate e cresciute nel contesto berlinese sono molto libere, se non libertine. La verginità non è mai stata un feticcio da conservare fino al matrimonio e, per chi vuole sperimentare, la capitale tedesca offre di tutto. Si può ad esempio godere nell’essere sottomessi da una dominatrice come Lady Mercedes, che appare nella docuserie di Netflix, solo una delle tante opzioni offerte dalla Berlino ‘capitale carnale d’Europa’, dove ogni perversione può essere soddisfatta, come spiegano delle ragazze a Christiane Amanpour.

DATING

Se il sesso a Berlino può essere estremo, il dating non è da meno. Dire che qui Tinder ha attecchito è un eufemismo: il sesso occasionale non è l’eccezione, bensì la regola. A un certo punto Christiane Amanpour incontra l’adult film-maker Paulita e la sua amica Lina, che nel corso di una sola serata riuscirà a fare sesso con cinque uomini, incontrati per la prima volta grazie alla celebre app di dating. Gli incontri bollenti, tutti filmati con il consenso degli interessati, finiranno online in una specie di reality hard chiamato ‘Tinder Porn’.

Foto: Jens Tandler © 123RF.com

PROSTITUZIONE

La Germania fa parte dei sette Paesi Europei in cui la prostituzione è legale e regolamentata. È possibile esercitare il mestiere nei bordelli, che attirano ogni anno tantissimi turisti, oppure privatamente, con le prostitute tenute al pagamento delle imposte sul reddito e dell’IVA sui propri servizi.

LIBERTA’ E NUDITA’

Nel sesso, così come per tutto quello che riguarda il proprio corpo, a Berlino la parola d’ordine è libertà. Nella capitale tedesca, ad esempio, nessuno si fa problemi a partecipare a workshop dedicati al bondage e, addirittura, c’è chi non si vergogna della nudità. Anzi, se ne compiace. Christiane Amanpour si reca infatti in un circolo dove viene praticata la Frei Korper Kulture, la ‘Cultura del Corpo Libero’ nata proprio in Germania nel XIX secolo e oggi tornata in auge grazie agli appassionati del naturismo che a un certo punto, nella docuserie di Netflix, è possibile anche scorgere in gruppo in un parco pubblico.

Foto apertura: Sina Vodjani © 123RF.com