Amore
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Come evitare i comportamenti infantili in amore

Molte donne tendono a vivere i sentimenti con piglio adolescenziale, con atteggiamenti un po' da bambina. Scopriamo come diventare donne mature e sicure delle loro sensazioni.

Molte donne tendono a vivere i sentimenti con piglio adolescenziale, con atteggiamenti un po' da bambina. Scopriamo come diventare donne mature e sicure delle loro sensazioni.

Ogni persona ha un modo diverso di vivere i sentimenti e molte donne, nonostante l'età anagrafica sia differente, tendono ad essere un po' adolescenziali. I comportamenti bambineschi non sono cosa rara, ma vanno limitati e modificati, vivendo nei panni di una vera donna. Ecco come diventarlo.

Essere infantili? Spesso è una questione psicologica

Spesso la tendenza a comportamenti infantili, in amore, nasce dalla tendenza a staccarsi tardi dalla famiglia. Ciò non permette di creare un'immagine adulta di sè, anche in amore.
Vediamo come rimediare:

- Non avere paura: del futuro, dei sentimenti, di quello che può accadere. Affrontare le situazioni di petto è il modo migliore per vivere appieno il sentimento.

- Non dipendere dagli altri, soprattutto non dipendere dal partner: chi ha un carattere o un atteggiamento infantile tende a riporre tutta la propria fiducia in una persona, ad esempio il proprio compagno, facendosi trascinare. Per vivere i sentimenti in modo adulto occorre mettere se stessi in primo piano.

- Abbandona la tentazione a riprodurre vocine e toni infantili, che tra l'altro spesso possono imbarazzare chi ti circonda, in primis il partner.

- Costruisciti una dimensione all'interno della quale ritrovarti sola con te stessa: vivere da sola, uscire da sola la sera per raggiungere il partner senza farti sempre venire a prendere sotto casa.

- Sii sicura di te e goditi il presente con il partner senza troppi interrogativi: è il primo passo per vivere in modo maturo il rapporto e l'amore in sè.

- Il partner ti rimprovera questa caratteristica? Chiedi il suo aiuto e fatti trattare "da grande". Il partner dev'essere il primo confidente, lo specchio di ciò che proviamo e che facciamo: fondamentale quindi conivolgerlo, chiedendo il suo parere e chiedendogli un aiuto per compiere al meglio questo processo di crescita.