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Lucrezia's Love Tips: litigare con il partner serve a chiarire un problema o rischia di complicarlo?

Litigare col partner a volte è la regola. Ma come trasformare il litigio in dialogo? Ecco i consigli di Lucrezia!

Litigare con il partner ha di per sé un che di ostile. Spesso si confonde il “non litigare” con la mancanza di un dialogo. In realtà si tratta di tutt’altro. Quando non si litiga, infatti, siamo in presenza di un dialogo più profondo. Quello tra due persone che la pensano diversamente ma non fanno delle proprie divergenze le linee di demarcazione di un campo di conflitto. Magari si scambiano emozioni e punti di vista, ma senza aggredirsi a vicenda.

A volte, invece, viviamo il fatto che l’altro pensi-dica-faccia qualcosa di diverso da quel che penseremmo-diremmo-faremmo noi come un vero e proprio affronto. O come un segnale di un’incompatibilità di coppia. Allora sentiamo l’urgenza di dover chiarire, mettere in chiaro, avere la meglio, convincere il partner che le cose stiano più come la pensiamo noi che come la pensa lui.

E questo è un punto chiave del litigio: la voglia di aver ragione. Quando ci impuntiamo è la fine: ci sono litigi che vanno avanti per ore, in cui a un certo punto si perde di vista anche del motivo per cui si sta litigando. E l’unica cosa a cui si ambisce è la ragione: il trionfo dell’orgoglio. Questo atteggiamento ci allontana da quella che dovrebbe essere la dinamica - emotivamente serena ed intellettualmente stimolante - di un confronto sano in una relazione.

Se non si litiga per avere ragione, si litiga per avere conferme. A volte ci sentiamo insicure: magari è l’altro che ci sta trascurando, o magari siamo noi che stiamo facendo i conti con una nostra paura e ci sentiamo trascurate senza un riscontro oggettivo. Fatto sta che inauguriamo litigi sul nulla. Ci inalberiamo per futilità e, anche se il partner riconosce di aver sbagliato e ci dà ragione, non abbiamo alcuna intenzione di chiuderla lì.

Il nostro obiettivo a questo punto è un altro: attirare la sua attenzione (chiaramente nel modo sbagliato!). Ci sono situazioni in cui non riusciamo a chiedere amore e allora alimentiamo la tensione di coppia. E il litigio è il terreno più fertile in cui perdere energie e scontrarsi a vuoto con l’altro.

Diciamo di litigare perché c’è un problema ma – la maggior parte delle volte - il vero problema è che ricorriamo al litigio perché non riusciamo ad aprirci a un dialogo più emotivo, intimo e personale.

Consideriamo, per esempio, il caso in cui uno dei due partner sia stato deluso dal comportamento dell’altro. Una buona via di comunicazione è esprimere la propria tristezza e ascoltare cosa abbia da dire il partner. Ma ecco che, se non siamo in grado o in quel momento non vogliamo aprirci, scegliamo di chiuderci e preferiamo lo scontro all’incontro. L’attacco al dialogo. E, davanti al bisogno di sentirci amate e comprese quanto vorremmo, posizioniamo l’immagine da donna “bacchettona” a cui “le cose fatte in un certo modo” non piacciono. E magari sembriamo quelle esagerate, pesanti e orgogliose quando, in realtà, desidereremmo semplicemente essere abbracciate. Le parole dette in un litigio, poi, complicano le emozioni non manifestate prima, in mancanza del coraggio di esprimersi.

Così, nella complicanza, diciamo il contrario di ciò che vorremmo dire, ci mostriamo arrabbiate e forti mentre ci sentiamo crollare dentro. Ma soprattutto dentro di noi sappiamo già che, quando il teatrino sarà finito, ci ritroveremo insoddisfatte. Per il finale di uno scontro freddo e inutile che sarebbe potuto essere un confronto più sincero e autentico.

Autore
Claudio Lucca

Regia
Claudio Lucca

DoP
Claudio Lucca

Montaggio
Claudio Lucca

Operatori
Claudio Lucca e Valentina Mele

Assistente di Produzione
Claudiu Rednic

Producer
Michele Rossi

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