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Come aiutare un partner depresso

Hai capito che il tuo partner soffre di depressione e vorresti dargli una mano? Ecco qualche consiglio utile per farlo. 

Hai capito che il tuo partner soffre di depressione e vorresti dargli una mano? Ecco qualche consiglio utile per farlo. 

La depressione è uno dei mali più grandi della società contemporanea: l’apatia e la tristezza che la caratterizzano possono condurre alla perdita di interesse nei confronti di qualsiasi cosa.

Quali sono i sintomi più comuni della depressione e cosa si può fare per aiutare un partner depresso? Vediamo insieme alcuni consigli che potrebbe risultare molto utili in una situazione così delicata. 

I sintomi della depressione

La depressione può manifestarsi in modi differenti: in alcuni casi potrebbe anche trattarsi di una condizione passeggera, ma ce ne sono altri in cui può diventare cronica e può sfociare nelle sue forme più gravi. 

Tra i sintomi più comuni ci sono un sentimento di tristezza e di vuoto interiore, la continua voglia di piangere, l’ansia e l’irrequietezza, la perdita di interesse verso tutto, l’irascibilità, la mancanza di energie, l’inappetenza o la voracità eccessiva. Nei casi peggiori una persona depressa potrebbe parlare anche di suicidio.

Depressione e allontanamento del partner

fidanzato depresso

Foto: ocusfocus - 123.rf

A livello di coppia, quando si sta con una persona depressa è molto probabile che una delle reazioni sia quella di essere allontanati. Quello che non bisogna assolutamente fare è scaricare la propria rabbia verso il partner.

Nella pratica, infatti, il senso di apatia che lo avvolge gli impedisce di rendersi effettivamente conto del modo in cui tratta gli altri. Quello che si consiglia di fare è di consultare uno specialista che potrà dare le indicazioni migliori su come procedere.

Come parlare a un depresso

Quando si sta con un partner depresso, bisogna cercare di essere molto attenti alle parole che si usano. Espressioni nelle quali si sprona l’altro a uscire dal torpore in cui si trova, perché se ne è infastiditi, dovrebbero essere bandite.

Al contrario, bisognerebbe utilizzare frasi come “Non è colpa tua, lo sai che sono qui, non sei solo, passerà tutto, io ci sono per te”. Si deve dunque cercare di non farlo sentire in colpa rimproverandolo per lo stato in cui si trova.

Si dovrà essere molto pazienti ed evitare di obbligarlo a fare qualcosa che sia contraria alla sua volontà. Al contempo, si dovrebbe cercare, con tutto il tatto possibile, di convincerlo a recarsi da un terapista: spesso parlare con un estraneo ci aiuta a tirare fuori tutto quello che abbiamo dentro, cosa che magari non riusciamo a fare con le persone care.

Foto apertura: Vanichsawangphan -123.rf