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Qual è la differenza tra forno statico e forno ventilato?

Come si usano il forno statico e quello ventilato, e quali pietanze vi possono essere cucinate?

Come si usano il forno statico e quello ventilato, e quali pietanze vi possono essere cucinate?

Conoscere la differenza tra forno statico e forno ventilato è indispensabile non solo per chi usa regolarmente questo elettrodomestico, ma anche per chi è intenzionato a utilizzarlo con piacere frequenza per preparare ogni tipo di manicaretti.

Forno statico e forno ventilato, quali differenze?

La differenza principale tra forno statico e forno ventilato riguarda la modalità di cottura: il forno ventilato cuoce in modo uniforme sfruttando il flusso d’aria che diffonde il calore, mentre il forno statico produce calore sfruttando le pareti del forno, verticalmente o lateralmente. Sulla base di questa modalità, cambia anche la temperatura: i 180 gradi in forno statico equivalgono a 160 in forno ventilato, proprio perché il calore viene diffuso e non arriva in maniera diretta.

Quando usare il forno statico

Per le sue caratteristiche, il forno statico garantisce una cottura più lenta. Via libera dunque a tutte le pietanze che devono asciugarsi bene durante la cottura anche all’interno: se la scelta, per esempio, è se cucinare i biscotti in forno statico o forno ventilato, meglio propendere per la prima opzione. Allo stesso modo, forno statico per focaccia, pane e torte. E ovviamente pizza: la temperatura del forno per la pizza, per esempio, deve essere di circa 250 gradi.

Quando usare il forno ventilato

Il forno ventilato produce una cottura più veloce e omogenea, lasciando le pietanze più “succose” all’interno e consentendo di usare entrambi i ripiani grazie alla dispersione del calore. Ideale dunque per cuocere carne, pesce, e verdure come i peperoni arrostiti in forno ventilato, o anche torte o biscotti dal cuore morbido.