Home Tips
Home Tips

Case da film: alla scoperta di Villa Albergoni di "Chiamami col tuo nome"

Villa Albergoni è la bellissima dimora usata come location per il film di Luca Guadagnino “Chiamami col tuo nome”. 

Villa Albergoni è la bellissima dimora usata come location per il film di Luca Guadagnino “Chiamami col tuo nome”. 

Il film Italiano "Chiamami col tuo nome" che ha incantato gli spettatori americani (e non solo), ci ha fatto conoscere anche una location di straordinaria bellezza: Villa Albergoni, una residenza nobiliare fortificata del XVI secolo.

L'antica dimora, che si trova a Moscazzano, un piccolo comune in provincia di Cremona, è teatro dell’intensa storia d’amore tra i due protagonisti del film di Luca Guadagnino che ha sempre dimostrato una grande cura nella scelta delle case per i suoi film, basti pensare a Villa Necchi Campiglio, voluta come location del film del 2016 “Io Sono L’Amore”.

Anche se il libro, a cui il film è ispirato, è ambientato in Liguria, Luca Guadagnino ha scelto di girare il film in un'antica fortezza abbandonata lombarda e di riprendere il paesaggio tipico della campagna cremonese costellato da stupende case rurali.

Questa villa nobiliare fortificata, risalente al ’500 e circondata da un grande parco di due ettari con piante secolari ed edifici minori annessi, di recente è stata messa in vendita per un milione e 700 mila euro.

La proprietà che si estende su 1400 mq e che necessita di ristrutturazione, è costituita da una biblioteca con altissime scaffalature, 14 locali, 7 bagni, 8 camere, un terrazzo e scenografiche scale.

Caratterizzata all’esterno da un grande portico, torri agli angoli e una magnifica facciata a bugnato e all’interno da un salone principale con affreschi di Aurelio Busso, allievo di Raffaello, Villa Albergoni è stata completata con arredi necessari a ricreare l’atmosfera del 1983, anno in cui si svolge la storia del film.

Così la interior designer Violante Visconti di Modrone, al suo debutto cinematografico come scenografa, ha inserito una serie di dipinti giapponesi alle pareti, dei tappeti per coprire il pavimento, tessuti Dedar per rivestire poltrone, divani, tavoli e finestre e oggetti d’arte provenienti dall’antiquario milanese Piva & C.

Gli interventi di arricchimento della location hanno visto anche l’aggiunta in giardino di un pergolato oltre che di alberi di albicocche e di pesche, su suggerimento della paesaggista Gaia Chaillet Giusti.

credit House and Loft