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Quali sono i lavori ben pagati che non danno la felicità

Ecco una lista dei lavori che rendono ricchi ma depressi: uno stipendio alto non sempre è garanzia di soddisfazione e felicità.  

Ecco una lista dei lavori che rendono ricchi ma depressi: uno stipendio alto non sempre è garanzia di soddisfazione e felicità.  

Alcune professioni, anche se proficue, non danno la felicità ma anzi rendono addirittura depressi. Prima fra tutte la professione medica e a seguire chi lavora in banca, chi è responsabile delle vendite, i dentisti e gli avvocati.

Essere un medico fino a poco tempo fa era sinonimo di una posizione sociale importante e utile (oltre che ben pagata) ma ora non è più così.

Come racconta Sandeep Jauhur, cardiologo e autore del libro “La disillusione di un medico americano”, molti medici oggi sono infelici e rimpiangono persino di aver scelto questa professione perché si sentono come delle pedine nelle mani degli amministratori degli ospedali che puntano solo a fare soldi.

In base ai dati riportati in un articolo del Time che cita la classifica stilata dal Bureau of Labour Statistics i medici, grazie a uno stipendio medio di oltre 150.000 dollari all'anno, sono al prImo posto tra le 20 occupazioni più remunerate della Gran Bretagna.

Ciononostante la maggior parte afferma che il proprio stipendio è fermo o in declino da anni e cosa ben più grave, tutti dichiarano di essere infelici.

Non se la passano bene neppure i banchieri costretti a lavorare 120 ore a settimana: benché gli stipendi base partano da circa 75.000 dollari e siano previsti bonus in grado di raddoppiare tale cifra, sembra proprio che questa professione non attragga più come prima.

In pratica le banche assorbono l’intera esistenza dei banchieri con orari di lavoro estenuanti per cui si finisce con il non avere più una vita privata.

Il responsabile delle vendite è stato inserito nella lista di Forbes tra i lavori più infelici del 2014 perché, malgrado l’elevato stipendio si aggiri intorno 123.000 dollari l'anno, è altamente stressante dover fare i conti con i continui reclami della clientela.

Non se la cavano meglio neppure i dentisti che, nonostante uno stipendio medio annuo di circa 155 mila dollari, sono costretti a indebitarsi enormemente per riuscire a laurearsi.

Quanto agli avvocati poi, malgrado uno stipendio medio annuo di circa 160 mila dollari, si tratta di professionisti costantemente frustrati dalle lunghe ore di lavoro e dalle aspettative dei clienti.

Foto © Ingo Bartussek - Fotolia.com
 

Tipsby Dea

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Secondo uno studio della Johns Hopkins Univesity avvocati e dentisti sono purtroppo le due categorie lavorative che registrano i più alti tassi di suicidio.