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Come riconoscere un autentico vetro antico

Riconoscere un autentico vetro d’antiquariato è abbastanza complicato, vediamo come si può fare. 

Riconoscere un autentico vetro d’antiquariato è abbastanza complicato, vediamo come si può fare. 

Riconoscere l’autenticità di un vetro antico, sia esso uno specchio, un vaso, un calice o una coppa, non è semplice ma esistono alcuni criteri che possono aiutare in questo compito arduo. Innanzitutto va osservata attentamente la patina, ovvero quella particolare velatura che si forma sulla superficie dell’oggetto con il passare del tempo. Come per le ceramiche anche per i vetri d’antiquariato è assai difficile determinare la patina dovuta alle interazione con l’ambiente perché spesso essa è solamente il risultato di un certo tipo di lavorazione o del materiale impiegato e non necessariamente il risultato del trascorrere del tempo.

Dunque la patina di un vetro rappresenta un requisito fondamentale per verificarne l’autenticità solo quando è strettamente legata alle scelte dell’artista e alle tecniche di produzione.

Anche l’usura, che è un altro parametro utile per identificare l’autenticità di un oggetto d’antiquariato, è difficilmente rilevabile ad occhio nudo a meno che non vi siano graffi evidenti. I falsificatori cercano di imitare i graffi usando carta smerigliata: se la distribuzione dei graffi è uniforme sulla superficie del vetro vale la pena dubitare dell’autenticità di un pezzo. Un vetro autentico presenterà invece graffi solo in alcuni punti, più soggetti allo sfregamento: l’usura pertanto risulterà irregolare e disomogenea mentre l’usura ricreata ad arte dai falsari si presenta innaturalmente regolare. Pertanto se patina ed usura sono parametri molto difficili da valutare non resta che affidarsi all’analisi della coerenza per determinate l’autenticità di un vetro. Andrà cioè studiato se il tipo di vetro è coerente rispetto all’epoca e alla zona di attribuzione e fabbricazione. In certi casi sarà necessaria anche un’approfondita conoscenza delle tipologie degli oggetti e delle loro proporzioni, ponendo l’attenzione su alcuni indizi, prestando cioè attenzione ai bordi, agli orli e ai manici.

Di solito i marchi di fabbricazione o la firma dell’autore non sono presenti sui vetri come invece accade per le ceramiche o i pezzi d’argenteria ma se ci sono rappresentano un valido aiuto per la datazione: in genere vanno ricercati nel piede o in un punto molto nascosto. Dunque è necessaria molta pratica e studio per riuscire a riconoscere un falso vetro: il vetro, insieme alla ceramica, rappresenta una delle aree dell’antiquariato più ostiche da valutare.


Foto © Piero Gentili - Fotolia.com
 

Tipsby Dea

Restauro di un vetro antico

Tramite un polariscopio è possibile riscontare la presenza di restauri o le eventuali aggiunte su un vetro e valutarne il valore in base alla loro incidenza.