Giardinaggio
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Come coltivare le felci

Preistoriche e insieme contemporanee le felci sono piante antichissime, perfette sia nei giardini che nei contesti urbani e sono semplici da coltivare.

Preistoriche e insieme contemporanee le felci sono piante antichissime, perfette sia nei giardini che nei contesti urbani e sono semplici da coltivare.

Le felci sono tra le piante più antiche comparse sul nostro pianeta: risalgono infatti a oltre 300 milioni di anni fa e contano circa diecimila esemplari dall’aspetto e dalle dimensioni assai differenti.

Perfette ai piedi di alberi imponenti, dove filtra poca luce, possono adattarsi a tutti i tipi di terreno, meglio se calcarei, ma alcune specie riescono a svilupparsi anche in terreni secchi e soleggiati.

Le felci sono piante che presentano un’infinità incredibile di sfumature dal verde smeraldo al marrone. Possono essere grandi e rigogliose come le Osmunda o le Dryopteris oppure piccole e delicate come le Polypodium, possono avere foglie spesse o leggere oppure raggruppate a ciuffi compatti o lunghe lucide e affusolate.

Le felci non si riproducono attraverso i semi, infatti non hanno né fiori né frutti ma si moltiplicano attraverso le spore presenti sul lato inferiore delle foglie

Se le si vuole moltiplicare il metodo più semplice è la divisione per cespi, da eseguire in primavera.

La moltiplicazione mediante spore richiede invece tempi più lunghi da 1 a 6 mesi: basta raccogliere le spore mature adagiando le foglie tra due fogli di carta velina, quindi distribuirle picchiettando i fogli su un substrato di torba e sabbia, senza ricoprirle di terra. Il periodo migliore per effettuare questa operazione è da maggio fino a settembre, esclusi i mesi più caldi.

Dai protalli spunteranno le prime foglioline e una volta che la piantina si sarà irrobustita, cioè dopo un paio di mesi, sarà possibile trapiantarla in piena terra.

Le felci amano il fresco per cui prediligono zone di mezz’ombra o ombra piena e arrivano a sopportare sia temperature elevate, fino ai 35°C, sia temperature particolarmente rigide, fine a -15°C.

Si tratta di piante che richiedono frequenti irrigazioni in primavera ed estate, bagnando a pioggia anche le foglie, mentre le concimazioni in terra non sono necessarie.

E’ buona norma eliminare le foglie secche in primavera ed estate, invece in inverno è meglio lasciarle perché proteggeranno la pianta dal freddo.

Foto © Aleksey Stemmer - Fotolia.com

Tipsby Dea

Felci e pacciamatura

In autunno le radici delle felci possono essere coperte con una buona pacciamatura per affrontare meglio l’inverno.