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Come destreggiarsi tra i vari contratti di lavoro - parte I

Non è semplice destreggiarsi tra i vari contratti di lavoro presenti nel nostro Paese: ecco una panoramica il più possibile completa. 

Non è semplice destreggiarsi tra i vari contratti di lavoro presenti nel nostro Paese: ecco una panoramica il più possibile completa. 

Il contratto di lavoro è un accordo che intercorre tra un datore di lavoro, sia esso un’impresa individuale, una società o uno studio professionale, ed un lavoratore.

Nel contratto di lavoro il lavoratore si obbliga a mettere a disposizione del datore la sua attività lavorativa, che può essere sia manuale che intellettuale, e il datore da parte sua si impegna a retribuire la prestazione svolta.

Nel nostro Paese esistono diverse tipologie di contratti di lavoro, ecco le principali:

  • Il contratto di lavoro a tempo indeterminato
  • Il contratto di lavoro a tempo determinato
  • Il contratto di inserimento
  • Il contratto di apprendistato
  • Il contratto a tempo parziale
  • Il contratto di somministrazione di lavoro
  • Il contratto di lavoro ripartito anche detto job sharing
  • Il contratto di lavoro a chiamata o intermittente o job on call
  • Il contratto di lavoro a progetto
  • Il contratto di lavoro occasionale
  • Il contratto di lavoro accessorio

Nel contratto di lavoro a tempo indeterminato il lavoratore si impegna, senza vincolo di durata, a prestare la propria attività lavorativa a favore del datore di lavoro, a fronte del pagamento di una retribuzione.

Nel contratto di lavoro a tempo determinato è invece previsto un termine finale e una durata prestabilita: può essere stipulato per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, per una durata massima di 36 mesi e il termine finale del contratto può essere prorogato per un massimo di cinque volte.

Il contratto di inserimento lavorativo è finalizzato a inserire il lavoratore nel mercato del lavoro tramite un progetto individuale di adattamento a un determinato ambito lavorativo. Tale contratto è rivolto ad esempio ai giovani fino ai 29 anni, ai disoccupati di lunga durata, ai lavoratori con più di 50 anni e a persone con grave handicap fisico o mentale.

Il contratto di apprendistato è invece un contratto di lavoro caratterizzato da un contenuto formativo perché il datore di lavoro, oltre a retribuire il lavoro svolto, è obbligato a garantire all’apprendista la formazione necessaria per acquisire competenze professionali adeguate al ruolo e alle mansioni per cui è stato assunto.

Foto Credit © vadymvdrobot - Fotolia.com
 

Tipsby Dea

Tipi di apprendistato

I tipi di apprendistato sono tre: apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, apprendistato professionalizzante o di mestiere e apprendistato di alta formazione e di ricerca.