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Il dramma degli orsi della luna nelle fattorie della bile

Gli orsi della luna sono minacciati dalle tradizioni locali delle popolazioni del sudest asiatico: molti esemplari vengono detenuti nelle fattore della bile, ritenuta importante per la produzione di medicinali.

Gli orsi della luna sono minacciati dalle tradizioni locali delle popolazioni del sudest asiatico: molti esemplari vengono detenuti nelle fattore della bile, ritenuta importante per la produzione di medicinali.

In Cina, Vietnam e Corea sono circa 20.000 gli orsi neri asiatici, anche conosciuti come orsi della luna perché ornati di una stupenda luna bianca che risalta sul petto scuro, ad essere sottoposti a indicibili sofferenze per soddisfare la richiesta crescente di bile del mercato asiatico.

Secondo il Ministero per le Finanze cinese la richiesta di bile degli orsi della luna prima del 1980, anno di introduzione delle fattorie della bile a seguito del divieto di caccia nei confronti di una specie protetta, era di soli 500 Kg all’anno ma negli ultimi anni è salita a oltre 7 tonnellate.

La bile d’orso è impiegata nella medicina tradizionale cinese perché considerata un efficace ingrediente per realizzare unguenti curativi, colliri e persino shampoo.

La sua validità non è scientificamente provata e le alternative erboristiche e sintetiche sono tante, oltre che economicamente più vantaggiose: ciononostante le credenze popolari sono ancora molto forti e la richiesta di bile di orso non cala.

In Vietnam l’allevamento degli orsi della luna è vietato dal 1992, ma si ritiene che circa 4.000 esemplari siano ancora illegalmente detenuti.

Un tempo gli orsi neri asiatici erano presenti anche in Corea ma a causa della nascita delle fattorie della bile sono arrivati sull’orlo dell’estinzione: purtroppo risulta che ci siano meno di 30 esemplari allo stato brado.

La bile viene prelevata direttamente dalla cistifellea degli orsi tramite un catetere d’acciaio che, oltre a provocare dolore, causa infezioni.

Foto: Юлия Моисеенко -123rf.com

Gli orsi, detenuti in anguste gabbie e costretti all’immobilità, finiscono per sviluppare deformazioni delle ossa e piaghe da decubito: quando non muoiono a causa delle complicazioni, queste creature sviluppano il cancro al fegato.

Spesso gli orsi, per sfuggire al dolore delle torture subite, tentano di autolesionarsi e sviluppano deficienze cognitive e mentali.

A portare all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale la sorte degli orsi della luna rinchiusi nelle fattorie della bile è stata per prima Jill Robinson che nel 1998 fondò l’Animals Asia Foundation e l’anno seguente costituì il Centro di Recupero degli orsi salvati dalle torture.

Da allora, grazie ad Animals Asia Foundation, centinaia di orsi della luna sono stati salvati ma ancora molto lavoro c’è da fare per mettere fine alle fattorie della bile

Foto: ประกอบ คนเจน -123rf.com