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Catturato in Giappone esemplare di delfino albino

L'associazione ambientalista Sea Shepherd denuncia la cattura di un raro delfino albino in Giappone nella baia di Taiji.  

L'associazione ambientalista Sea Shepherd denuncia la cattura di un raro delfino albino in Giappone nella baia di Taiji.  

Gli ecologisti del gruppo Sea Shepherd hanno denunciato la recente cattura di un raro esemplare di delfino albino da parte di alcuni pescatori giapponesi nella piccola località di Taiji.

La baia di Taiji, nel sud ovest del Giappone, è tristemente nota per la caccia al delfino che si apre ogni anno a inizio settembre.

La zona è costantemente sorvegliata dall’associazione animalista Sea Shepherd che denuncia l'uccisione cruenta dei cetacei e la loro cattura per essere venduti agli acquari.

Il delfino catturato, un raro esemplare di Risso albino è stato spinto verso la baia dai pescatori prima di essere catturato vivo: già dieci mesi prima un altro esemplare di delfino albino era stato catturato.

I pescatori giapponesi, secondo le osservazioni dell’associazione avrebbero ucciso circa 170 delfini di Risso e, tenendo conto che la campagna di caccia durerà fino a febbraio, il numero è purtroppo destinato a salire.

Un documentario del 2010, The Cove, vincitore del premio Oscar aveva puntato i riflettori su questa baia isolata dove i delfini vengono spinti e dove viene messa in atto una vera e propria mattanza.

I pescatori, sostenuti dal governo giapponese, si giustificano sostenendo che questa caccia è una tradizione e sottolineano che i delfini catturati non fanno parte di specie minacciate.

Chi pratica questo tipo di caccia sostiene inoltre che gli occidentali che accusano la loro condotta siano in realtà degli ipocriti dato che sacrificano mucche, maiali e pecore per soddisfare le richieste dei consumatori.

Per controbattere gli ambientalisti affermano che non c’è alcun motivo per cacciare i delfini perché non esiste domanda per la carne di delfino che oltretutto contiene mercurio in dosi elevate e quindi risulta pericolosa per gli umani che la consumano.

Vista la costante pressione degli animalisti di tutto il mondo il Giappone ha però cercato di darsi delle restrizioni approvando per ogni prefettura solo un certo numero di catture delle sette diverse specie di delfini per cui la caccia è autorizzata.

Foto © aylerein - Fotolia.com

Tipsby Dea

Quote di pesca consentite

Nella provincia di Wakayama, dove si trova Taiji, le quote di pesca consentite sono: 450 per i delfini blu e bianchi, 509 per i delfini dal naso a bottiglia, 400 per la stenella attenuata, 134 per il lagenorinco acuto del Pacifico e 261 per i delfini di Risso.