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Meowlingual, il traduttore elettronico per gatti

Dal Giappone arriva una sorprendente invenzione che permetterà a tutti gli amanti dei gatti di comunicare con il proprio micio grazie a un traduttore elettronico. 

Dal Giappone arriva una sorprendente invenzione che permetterà a tutti gli amanti dei gatti di comunicare con il proprio micio grazie a un traduttore elettronico. 

Il gatto è certamente tra gli animali più enigmatici e dal comportamento poco prevedibile: comunica in modo completamente diverso rispetto al cane.

E’ risaputo che i gatti mettono in atto tutta una serie di accorgimenti per comunicare: diversi studi scientifici sul comportamento del gatto hanno dimostrato che questi animali utilizzano un linguaggio molto complesso fatto di espressioni, vocalizzazioni, posture e marcature.

Secondo un recente studio dell’Università di Milano realizzato sui gatti e i loro proprietari emerge come anche i felini ricerchino l’affetto e l’emotività nello sguardo dei loro padroni, esattamente come fanno i cani

Tra gli amanti dei felini sicuramente c’è chi si è domandato cosa direbbero i gatti se fossero in grado di parlare: una nuova invenzione proveniente dal Giappone sembra finalmente fare luce sull’enigmatico modo di comunicare dei felini.

Grazie infatti a Meowlingual la comunicazione tra i gatti e umani sarà più facile e immediata. Meowlingual è un traduttore elettronico per parlare con i gatti che al momento è in vendita solo in Giappone ma che può essere comprato online al costo di 169 dollari.

Meowlingual consente di comprendere le espressioni del volto del micio traducendole in 6 umori, inoltre offre l’opportunità di decifrare 21 tipi d’emozione attraverso i gesti e i comportamenti del gatto. Per finire questo inoltre traduttore elettronico è in grado di tradurre in miagolii comprensibili ai gatti quasi 200 parole pronunciate dagli umani.

Foto © Stefano Garau - Fotolia.com

Tipsby Dea

Le razze più loquaci

Tra i gatti più "chiacchieroni", che emettono cioè molte vocalizzazioni, vi sono i Siamesi, i Burmesi e gli Orientali.