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Cina: gang criminali dietro il commercio della carne di cane

Un’indagine lunga quattro anni di Animals Asia ha svelato che dietro il commercio della carne di cane c’è la criminalità organizzata. 

Un’indagine lunga quattro anni di Animals Asia ha svelato che dietro il commercio della carne di cane c’è la criminalità organizzata. 

Animals Asia ha reso nota un’indagine sul commercio di carne di cane, durata 4 anni: condotta da investigatori sotto copertura in tutte le regioni della Cina, smentisce l’esistenza di un sistema di allevamento industriale.

La carne di cane consumata in Cina deriva da esemplari randagi o sottratti ai legittimi proprietari e l’intero processo è in mano alla criminalità organizzata.

L'indagine ha coinvolto 15 città di 8 province nel nord, nel sud e nella zona centrale della Cina, dove normalmente si consuma carne di cane. Gli investigatori hanno riscontrato in ogni fase delle indagini comportamenti criminosi, omertà, estrema crudeltà e gravi violazioni delle leggi vigenti in materia di sicurezza alimentare.

In Cina più di 10 milioni di cani vengano macellati ogni anno per la loro carne ma non esistono strutture industriali di grosse dimensioni: la maggior parte della carne di cane in Cina proviene da animali rubati alle legittime famiglie.

Dalle indagini è emerso che gli allevamenti di carne di cane non sono più sostenibilie i costi sono proibitivi: i cani non possono essere allevati con profitto su larga scala.

La spesa per allevare un cane è elevata e il prezzo sul mercato della sua carne è enormemente cresciuto, passando dai 6.5 RMB del 2011 ai 23 RMB per 0.5 kg del 2014, in più il rischio che i cani contraggano malattie come la rabbia è alto.

Dunque appare improvabile che tale attività possa essere regolamentata: non esiste insomma un futuro legale ed è inevitabile che tale pratica termini.

Nel 2014 le autorità di Yulin, dove avviene l’annuale festival della carne di cane, hanno reso più drastiche le normative sulla sicurezza alimentare, tanto che il numero di cani macellati e mangiati è sceso dell’80%.

I cani sono sempre più ritenuti dai cinesi degli animali d’affezione e quelli che finiscono per esser macellati vengono rubati: la rete criminale dei ladri di cani è divenuta sempre più estesa soprattutto nelle aree rurali della Cina.

I trafficanti catturano i cani usando esche al cianuro, lacci e frecce avvelenate e spesso commettono violenza anche nei confronti dei proprietari a cui rubano i cani: il 3,5% degli intervistati da Animals Asia sostiene di avere subito brutali aggressioni durante il furto.

Foto sergiodicorimodiglianji.blogspot.com

Tipsby Dea

Luoghi dell’indagine

L’indagine di Animals Asia ha riguardato più di 110 venditori, 66 tra ristoranti e bancarelle alimentari, 21 mercati contadini, 12 macelli, 8 allevamenti, 8 aziende alimentari di carne di cane, 4 centri di smistamento e 3 grandi mercati all’ingrosso di animali vivi.